CATANZARO – “Buon primo maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, a chi purtroppo un lavoro ancora non ce l’ha, a chi l’ha perso, e a chi lotta per difenderlo“. Sono le parole del presidente della Regione, Roberto Occhiuto per tutti i lavoratori. “Con energia il mio impegno è rivolto – lo dimostrano i risultati ottenuti in delicatissime vertenze – a garantire questo diritto fondamentale. Il governo regionale – conclude – attraverso il confronto con i sindacati e con le organizzazioni datoriali, è inoltre in campo per combattere la piaga delle morti bianche e diffondere sempre più una vera cultura della prevenzione e della legalità”.
Mancuso chiede “sviluppo e occupazione per le regioni del Sud”
“La Festa del 1° Maggio è il simbolo della conquista dei diritti per i lavoratori di ogni settore, ma anche una opportunità per riflettere su quanto sia fondamentale il lavoro per il benessere economico e la dignità e la realizzazione di ogni individuo”. Queste invece le parole del presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso. “Ha grande rilevanza nel rimarcare l’urgenza di promuovere sviluppo e occupazione, soprattutto nelle regioni dell’Italia del Sud. Non solo per garantire il diritto al futuro dei nostri giovani, ma anche per irrobustire il contrasto alle mafie e all’illegalità. Se il diritto al lavoro è vanificato, è la qualità della democrazia che ne subisce i riflessi”.
“La Regione sta facendo di tutto per valorizzare i punti di forza della Calabria e renderla attrattiva di nuovi investimenti, ma è necessario che tutti i soggetti che hanno ruolo nelle dinamiche dello sviluppo, intensifichino le azioni per tutelare i livelli occupazionali colpiti dai profondi cambiamenti tecnologici e ampliare la base occupazionale. All’Europa è richiesto l’impegno a incoraggiare gli investimenti nella formazione e nell’aggiornamento professionale, a garantire che le competenze dei cittadini corrispondano alle esigenze dei datori di lavoro e a far coincidere le aspirazioni e le competenze dei cittadini con le opportunità del mercato del lavoro”.
