REGGIO EMILIA – All’esito delle indagini preliminari, la procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per l’avvocato Antonio Piccolo, del foro di Bologna, per istigazione e determinazione alla falsa testimonianza di un testimone citato dalla Dda di Bologna e dalla difesa degli imputati Domenico e Gaetano Oppido nel processo di ‘Ndrangheta denominato ‘Grimilde’. L’udienza preliminare davanti al gup è fissata per il 26 maggio.
La vicenda
Secondo la ricostruzione della Procura guidata dal procuratore Calogero Gaetano Paci, al centro vi è la testimonianza prevista per l’udienza del 20 giugno 2022, al Tribunale di Reggio Emilia, quando il testimone riferì “circostanze non vere e mai dette durante le indagini preliminari, a seguito delle pressanti istigazioni dell’avvocato Piccolo che, dal marzo del 2022, lo istruiva mediante ripetuti contatti telefonici ed anche in occasione di due incontri presso un hotel (il 2 aprile 2022 e il 18 giugno 2022 ed in quest’ultimo caso alla presenza di uno degli imputati”.
L’avvocato Piccolo, ricorda la Procura reggiana, è stato già rinviato a giudizio ed è stato condannato dal Gup di Reggio Emilia il 18 luglio 2023 e dalla Corte di Appello con sentenza del 19 novembre 2024 non ancora divenuta definitiva, per tentata induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria con riferimento ad un episodio verificatosi nel corso di un’altra udienza di ‘Grimilde‘, “ritenuto commesso per indurre il collaboratore di giustizia Antonio Valerio a non confermare le dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari”.
“Dimostrerò l’infondatezza dell’accusa, totalmente pretestuosa – ha dichiarato l’avvocato Piccolo. – Era un testimone comune, ha sbagliato la Procura a non indagarlo dall’inizio”.
