Rigore, numeri, calcolo probabilistico: il poker è di certo tutto questo, ma non solo. Dietro l’impianto di regole da imparare esiste un universo affascinante che combina varianti e specialità con strategia e capacità di introspezione.
Quanti punti si possono fare in una singola mano di poker?
Ecco perché questo passatempo, che secondo gli esperti risale all’antico gioco persiano dell’As-Nas, riserva agli appassionati un volto inedito e per certi versi pop e offre una chiave di lettura per la vita e per i rapporti umani, soprattutto da quando è disponibile anche in versione digitale. Padroneggiare regole e dinamiche del poker richiede impegno, ma con pratica ed esercizio è possibile raggiungere un alto livello di competenza e strategia. Come per ogni cosa, anche per il poker è necessario partire dalle basi, il che significa prendere confidenza con il sistema di assegnazione dei punti basato su mani e scale. Ecco una panoramica dedicata a chi desidera avvicinarsi a questo gioco.
Round, mani e scale
Nel poker l’obiettivo del gioco è vincere il piatto ottenendo la mano migliore e mettendo a punto una strategia in grado di convincere gli altri giocatori ad abbandonare la partita. Il gioco prevede diversi round, ciascuno dei quali prende le mosse dalla distribuzione di cinque carte a testa: una volta ricevute, ogni giocatore fa le proprie valutazioni e decide se iniziare a puntare o se abbandonare.
I riflettori sono tutti puntati sulle combinazioni che consentono di ottenere punteggi alti, ecco le sei mani principali:
- carta alta: in questo caso la carta con il valore maggiore è l’asso, il 2 quella con valore più basso;
- coppia: si esprime attraverso due carte dello stesso valore;
- doppia coppia: le coppie con lo stesso valore sono due;
- tris: è formato da tre carte di uguale valore;
- full: in questo caso abbiamo tre carte dello stesso valore più una coppia;
- poker: quattro carte di uguale valore;
Dopo aver familiarizzato con la gerarchia delle mani arriva lo step successivo: l’apprendimento delle scale. Certo, il livello di complessità è maggiore, ma fare pratica, anche grazie al supporto di Internet e delle nuove piattaforme è il modo migliore per riuscire nell’impresa.
Le scale sono al vertice delle combinazioni vincenti e hanno diverso valore in base alla combinazione di carte che esprimono. In genere una scala si compone di cinque carte di qualsiasi seme in sequenza. Se, invece le cinque carte sono dello stesso seme, la combinazione prende il nome di scala a colore. Quando il seme è lo stesso, ma le carte non sono in ordine numerico, siamo di fronte a una combinazione chiamata colore. La regina di tutte le mani, quella più alta in assoluto è la scala reale.
Il sistema di assegnazione dei punti a un primo impatto può sembrare complicato, ma un grande aiuto su questo fronte arriva dalle piattaforme di gioco online che provvedono ad assegnare e aggiornare automaticamente il punteggio dei giocatori. Questo sito permette quindi di partecipare ai loro famosi tornei internazionali senza avere preoccupazioni riguardanti le modalità di gioco e il conteggio delle carte, permettendo ai suoi utenti di divertirsi senza doversi concentrare solo sui punti del poker.
La Scala Reale
Per introdurre la Scala Reale facciamo un passo indietro e concentriamoci sulla Scala a colore, che si presenta in una composizione di cinque carte dello stesso seme in sequenza numerica. Quando ci troviamo di fronte a più scale a colore, il vantaggio va a chi possiede quella che ha il valore più alto, a prescindere dal seme.
La Scala reale si configura come una variante speciale della Scala a colore e prevede una successione di assi dello stesso seme, del tipo asso – re – regina – fante – dieci. Questa combinazione è il punto più alto in assoluto tra tutte le mani di poker ed è nota per la sua rarità.
La simultanea presenza di due scale reali è tecnicamente possibile solo nelle varianti a 5 carte, come il Draw o lo Stud poker: in questo caso il piatto viene diviso. Nel Texas Hold’em e nell’Omaha, invece, la Scala reale è solo una, ne consegue che il vincitore sarà unico e che il piatto non andrà mai diviso. Questa combinazione resta in ogni caso la primula rossa del poker: la possibilità di ottenerne una nelle versioni a 5 carte è 1 su 649.740 e 1 su 30.940 nelle varianti a 7 carte.
Questione di posizione
Alla base di una strategia vincente c’è sempre una giocata rapida e incisiva che permetta di portare a termine in modo netto e senza sbavature il proprio progetto punti. Su questo fronte è fondamentale assumere una posizione privilegiata e questo vale tanto nel Texas Hold’em, quanto nel poker all’italiana, ma in quest’ultima versione è ancora più importante perché garantisce l’accesso a informazioni preziosissime per fare il proprio gioco. Oltre che sul valore, infatti, nella variante a 5 carte (italiana) il giocatore può costruire la propria strategia a partire da quante carte vengono cambiate dagli avversari e, in quest’ottica, chi si trova sul bottone gode di un notevole vantaggio.
Vediamo qualche caso specifico: se ci troviamo di fronte a un player che cambia tre carte, è possibile immaginare che disponga solo di una coppia di partenza. Se, invece, il cambio riguarda solo una carta, è probabile che stia lavorando a un progetto di scala, di colore o eventualmente a una doppia coppia. Due carte cambiate, infine, possono indicare che l’avversario dispone di un tris o di una coppia con un kicker elevato, un asso ad esempio.
Costruire il gioco seguendo questo tipo di schemi significa aver acquisito già un livello di competenza piuttosto elevato, oltre che una solida consapevolezza delle dinamiche del poker, una capacità che i principianti possono conquistare attraverso la pratica costante. E’ fondamentale, inoltre, sviluppare un raffinato spirito di osservazione, poi con un pò di allenamento sarà possibile costruire la propria strategia in modo semplice e intuitivo e in breve tempo si sarà anche in grado di bluffare: non dimentichiamo, infatti, che il bluff, a cui la campionessa Maria Konnikova ha anche dedicato un libro, è un elemento fondativo del gioco del poker.
Qualche rapido suggerimento di strategia
Proprio la strategia, dunque è una colonna portante del gioco del poker, ed è spesso al centro della sua narrazione cinematografica. Per dominare la partita è fondamentale provare a comprendere quella degli altri partecipanti e modulare la propria sulla scorta delle informazioni ricavate. Certo, ogni giocatore esperto sa il fatto suo e al tavolo verde conduce il proprio gioco sulla base di elementi di volta in volta diversi. Esistono tuttavia delle costanti, dei consigli universali che i giocatori di lungo corso spesso condividono con chi è alle prime armi. Eccone qualche esempio:
- Giocare subito le mani forti: è la formula più efficace per costruire il piatto e guadagnare di più.
- Non essere il primo a “limpare”: i campioni di poker sconsigliano sempre di entrare nel piatto chiamando il “big blind” perché è sinonimo di una giocata blanda e passiva.
- Giocare poche mani, ma in modo aggressivo: il più delle volte giocare troppe mani si rivela inutilmente rischioso, è meglio spingere su quelle con un potenziale più elevato, anche a costo di impostare il gioco in modo un pò più aggressivo.
- Usare la tecnica del semi-bluff: questo è un consiglio prezioso soprattutto per chi è alle prime armi. Bluffare a vuoto con mani completamente nulle si rivela sempre una mossa inefficace.
Conclusioni
Il fascino del poker ruota attorno all’atmosfera rarefatta e sospesa che si crea al tavolo verde: calcolo probabilistico e strategia sono la sintesi perfetta di un gioco che conta milioni di appassionati in tutto il mondo. Non occorre essere degli esperti per apprezzarne le peculiarità poiché anche il percorso di apprendimento regala un viaggio inedito tra regole e varianti. Su questo i campioni non hanno dubbi: nel poker non si smette mai di imparare e il bello è proprio questo. Con le sue mille sfumature e la possibilità di giocare anche online questo passatempo non solo offre un momento di svago, ma rappresenta un solido allenamento per la mente e sviluppa la capacità di analisi e le doti strategiche. Provare per credere!
