ROMA – O dentro o fuori. È iniziata alle 12:30 la discussione al Consiglio di Stato (ultimo grado della giustizia ordinaria) che metterà la parola fine sui ricorsi presentati da Reggina e Perugia contro l’esclusione dalla Serie B. Se gli umbri chiedono la riammissione al posto del Lecco (prima escluso dalla giustizia sportiva e poi riammesso dalla decisione del TAR del Lazio) per il ‘pasticcio’ stadio, per i calabresi il ricorso verte sull’esclusione dovuta ai noti problemi economici per il mancato pagamento nei tempi stabiliti dalla Lega dei contributi Inps e Irpef.
Spettatore interessato il Brescia (spedito in serie C dal Cosenza nel play-out dello scorso giugno) che in caso di bocciatura da parte del Consiglio di stato prenderebbe il posto in serie B proprio degli amaranto andando a colmare la casella con la X. A Roma sono arrivati anche un centinaio di tifosi partiti ieri sera. Cori, striscioni e bandiere sperando in un esito positivo della vicenda. La città ieri era stata tappezzata di manifesti “Tutti a Roma!” che invitavano i invitano i tifosi a essere presenti oggi davanti a Palazzo Spada. A favore della Reggina, insieme alla Città Metropolitana e al Comune di Reggio Calabria è scesa in campo anche la Regione costituita a favore dell’istanza degli amaranto perché la Reggina “non rappresenta solo una città o un territorio, ma uno spirito identitario che va oltre i confini del calcio e soprattutto oltre i confini della Calabria“. La sentenza è attesa per la tarda serata o al più entro domani mattina.
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