CATANZARO – L’avviso pubblico è destinato alle Amministrazioni statali, territoriali e locali per il finanziamento dei progetti finalizzati alla valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482 recante ‘Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche – annualità 2023′. Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie – Ufficio IV per gli affari giuridici, le autonomie locali, le minoranze linguistiche e la comunicazione è stato pubblicato l’Avviso unitamente ai relativi allegati. A renderlo noto è il Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentare e Forestazione della Regione Calabria, guidato dall’assessore Gianluca Gallo (Settore n. 9 “Strategie Aree Interne – Comuni a rischio spopolamento e minoranze linguistiche)
Le domande di finanziamento devono essere compilate in modo esaustivo, utilizzando a pena di irricevibilità della domanda, esclusivamente i moduli scaricabili (QUI).
I progetti devono essere inviati alla Regione Calabria esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: strategieareeinterne.agricoltura@pec.regione.calabria.it entro il termine perentorio del 7 luglio 2023, così come previsto dall’articolo 10 del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante “Misure urgenti a tutela delle minoranze linguistiche” e contestualmente inviati, per conoscenza, all’indirizzo di posta elettronica minlidar@palazzochigi.it come indicato all’art. 4 comma 3 del decreto triennale.
Ai fini della validità della presentazione del progetto, fa fede esclusivamente la data dell’invio effettuato alla Regione Calabria entro il suddetto termine e con le previste modalità. Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie e le regioni non sono responsabili della mancata consegna della documentazione alla casella PEC delle singole regioni e/o del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie entro i termini previsti dal presente Avviso da parte del provider mittente della PEC. Altresì, il Dipartimento e le regioni non sono responsabili del mancato ricevimento da parte del soggetto proponente (nella forma singola o associata) delle ricevute relative all’avvenuta consegna/accettazione del messaggio PEC, salvo per motivi prettamente attribuibili alle capienze delle caselle PEC.
