Manifestazioni in tutta Italia con migliaia di persone in piazza per la popolazione di Gaza: lo sciopero generale è accompagnato, purtroppo, anche da alcuni episodi di violenza.
Le sigle sindacali di base hanno scelto di aderire allo sciopero generale di lunedì 22 settembre 2025. Bloccati treni, scuole, trasporti locali e anche sanità. Inevitabili i disagi, bloccati alcuni servizi. Manifestazione e diversi presidi sono in corso a Milano, Roma, Napoli, Genova, Firenze e Palermo.
Ma migliaia di persone sono scese e scenderanno in piazza anche a Bari, Trieste, Venezia, Macerata, Pisa e via discorrendo. Anche in Calabria sono state organizzate diverse manifestazioni, fra queste spicca quella di Cosenza (corteo in partenza da Piazza Loreto).
Sciopero per la popolazione di Gaza, manifestazioni in tutta Italia
L’Italia si è fermata in tantissime città, da Torino a Genova, da Livorno a Bologna, Roma, Napoli e tanto altro. Lo sciopero generale indetto per la giornata di lunedì 22 settembre ha paralizzato i trasporti, interrotto le attività scolastiche e dato vita a numerose manifestazioni in favore della popolazione di Gaza.
Sin dal mattino di lunedì 22 settembre numerose persone sono scese in strada per dare vita ai cortei. Sit-in lungo l’A1, porti bloccati e presidi dinanzi a tante stazioni ferroviarie. L’idea è quella di ribadire il pieno sostegno al popolo palestinese, così come nei confronti della missione di Global Sumud Flotilla (diretta attualmente verso la Striscia di Gaza). Almeno 50mila i manifestanti scesi in piazza a Roma.
Milioni di lavoratrici e lavoratori hanno scelto di fermarsi, così come ribadito dall’Unione sindacale di base (Usb) che si è fatta promotrice dell’iniziativa. Bloccate le banchine dei porti di Genova e Livorno, diverse fabbriche e magazzini dedicati alla logistica.
Disagi anche in vari uffici pubblici. Oltre 20mila persone a Venezia per un corteo che si è concluso al castello del porto di Marghera. “Le merci non partono, è giunto il momento di dire stop al genocidio. Qui inizia ufficialmente il blocco”, gridano i manifestanti.
Oltre 5mila persone anche a Pisa con tanto di arrivo dei manifestanti all’aeroporto “Galileo Galilei”. Bloccato a porto Livorno il varco Valessini, stop anche all’altezza del porto di Genova. Anche a Ravenna c’è stata l’occupazione simbolica del ponte mobile che dà sul Candiano, per strada tantissime persone a Palermo.
Anche gli episodi di violenza
La giornata era cominciata senza tensioni. In Piazzale Cadorna, a Milano, i manifestanti avanzavano sotto la pioggia insistente. Presenti studenti universitari, pendolari, qualche famiglia con bambini, ragazzi e anziani fianco a fianco. Ma l’atmosfera si è incrinata più tardi, davanti alla stazione Centrale, quando la protesta ha iniziato a sfuggire di mano.
La stazione Centrale di Milano è diventata teatro di scontri fra manifestanti: danni alla vetrata dell’ingresso principale. L’agenzia stampa ANSA parla di una bandiera data alle fiamme nelle vicinanze del consolato statunitense (non molto distante dallo scalo ferroviario milanese al centro dei disordini odierni).
Qualche momento di tensione anche a Bologna. Un gruppo di manifestanti ha occupato l’autostrada A14 con fumogeni e bandiere. Tensioni nella stazione di Napoli dove i manifestanti hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine con l’intento di raggiungere i binari. Problemi anche a Catania fra manifestanti e forze dell’ordine all’altezza della zona di Faro Boscari. Alcune persone avrebbero tentato di entrare nella zona portuale, ma la polizia è intervenuta e ne avrebbe così impedito l’ingresso.
