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Scontri post derby, continuano le indagini. Domani gli interrogatori dei tifosi fermati davanti il Gip

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COSENZA – Mentre la Digos di Cosenza continua ad indagare sugli scontri post derby (sarebbero stati emessi in queste ultime ore nuovi provvedimenti giudiziari) per individuare tutti i responsabili dei disordini avvenuti sia fuori dal Marulla, ma soprattutto davanti la rotonda del Marconi a Rende, sono in programma per domani mattina gli interrogatori di garanzia degli otto tifosi catanzaresi arrestati secondo la procedura della flagranza di reato differito che, sulla base di documentazione video-fotografica o di altri evidenti elementi indiziari di natura oggettiva, permette di considerare in stato di flagranza l’autore di un reato per il tempo necessario alla sua identificazione, entro un limite stabilito dalla legge.

Scontri post derby: in arrivo una pioggia di DASPO

Le otto persone fermate sono state poste ai domiciliari con accuse di vario titolo che vanno dalla violenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, fino alle lesioni aggravate, danneggiamento, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, porto d’armi o oggetti atti a offendere. L‘interrogatorio di garanzia si svolgerà davanti al Gip del Capoluogo calabrese, così come prevedono le norme vigenti visto che si fa riferimento al comune di residenza dei destinatari del provvedimento giudiziario, quindi in questo caso presso il Tribunale Di Catanzaro. Digos che sta anche visionando i filmati del sistema di videosorveglianza presenti all’interno dello stadio “San Vito-Marulla”. Facile prevedere una pioggia di daspo non solo per i tafferugli post derby, ma anche per il lancio di petardi da una parte all’altra del settore.

Il Consigliere regionale Talerico chiede l’intervento di Wanda Ferro

Qui qui la cronaca giudiziaria, visto che da due giorni si susseguono i rimpalli di responsabilità e le accuse sulla pessima gestione dell’ordine pubblico, sulla cattiva gestione dei biglietti venduti ai tifosi ospiti e su tutto quello che è accaduto dentro e fuori lo stadio. E se da una parte, come è giusto che sia, il sindaco Fiorita chiede di fare luce ed avere una versione ufficiale di quanto accaduto (il primo cittadino ha parlato di troppo zone d’ombra), dall’altra parte c’è chi chiede un’interrogazione parlamentare con l’intervento di Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno. È quello che ha comunicato il consigliere regionale Antonello Talerico.

“Nessuna irruzione al MC Donalds”

“Senza voler fare il giurista e, senza ripetere ciò che altri hanno detto – spiega Talerico -, la vicenda degli scontri avvenuti a Cosenza ha per lo più scatenato dichiarazioni populistiche e gravemente faziose. Paolo Arena, titolare del marchio McDonald’s su Cosenza, ha confermato che non vi è stato alcun assalto al suo esercizio. Né alcuno ha tentato di entrare con la forza o ha minacciato o aggredito alcuno all’interno dei locali. Solo per prudenza sono state chiuse le porte, visto che era entrato un uomo sanguinante in cerca di aiuto e che all’esterno non era chiaro cosa stesse accadendo”.

In realtà, sentito al telefono dalla nostra redazione, Paolo Arena ha confermato che il suo dipendente ha chiuso le porte non per prudenza, ma proprio perché si stava creando all’esterno una situazione di pericolo visto che all’interno c’erano famiglie e bambini. Per verità di cronaca ha anche affermato che “nessun danno si è registrato all’interno del locale di Rende e che il Mc Donald’s, in Italia come in tutto il Mondo, è per prima cosa un presidio di civiltà. La gente sa che dentro ospitiamo ristoro e tranquillità”.

Il consigliere regionale Talerico scrive “è, invece, emerso pacificamente che vi sia stato un vero e proprio agguato in stile mafioso ai danni del pullman dei tifosi catanzaresi, con una sassaiola che avrebbe potuto anche uccidere qualcuno. Questi sono i dati oggettivi, tutto il resto sono soltanto suggestioni e narrazioni di parte. Altra circostanza, se ci sono stati degli scontri tra due parti avverse: non comprendo perché solo una parte è stata identificata e l’altra no. Immagino che saranno in corso ulteriori indagini”.

“Utile un’interrogazione parlamentare”

“Ed allora  – prosegue – credo che sarebbe opportuno, anche per ragioni di opportunità e di sicurezza pubblica, avere una fonte ufficiale e, quindi, una dichiarazione da parte della Prefettura e della Questura di Cosenza che sono certo arriveranno nelle prossime ore. Tenuto conto che la fuga di notizie da un lato o la violazione del segreto istruttorio dall’altro ha generato soltanto molta confusione e pericolosi salti in avanti. In tale quadro ritengo utile un’interrogazione parlamentare affinché il Ministero dell’Interno possa fare luce su una grave vicenda che merita comunque la punizione di tutti i responsabili per le gravi condotte violente commesse anche ai danni delle forze dell’ordine”.

“Ed a tale proposito – dice ancora il consigliere Talerico – auspico anche l’intervento di Wanda Ferro, sottosegretario proprio al Ministero dell’Interno, affinché con la verità sia evitato a taluni di strumentalizzare fatti ed atti imputabili ai singoli e non già ad una Città intera e meno che mai ad una sola delle parti coinvolte. E ciò a prescindere dalla residenza dei responsabili”.

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