ROMA – Le insegnanti donne sono l’83%, nel 2001 erano il 78%. Nel primo ciclo è donna quasi la totalità dei docenti. Anche l’ultima roccaforte per i docenti uomini, le superiori, sta cedendo: oggi sono solo il 34%, venti anni fa erano il 41%.
I numeri arrivano dalla rivista Tuttoscuola che ha analizzato i dati del Portale del ministero dell’Istruzione e del Merito. Dal punto di vista geografico il tasso di femminilizzazione è più alto al Centro-Nord rispetto al Sud (circa 2-3 punti percentuali in più). Gli insegnanti uomini da Roma in su sono praticamente in via di estinzione: uno su 20 alle elementari, uno su 5 alle medie, uno su 3 alle superiori.
E dunque, su 700mila docenti di ruolo in cattedra, 580mila sono donne. E’ stata così raggiunta l’anno scorso, nell’anno scolastico 2021/22, la percentuale complessiva più elevata di insegnanti donne nelle scuole statali: ben 83 su 100. Nel 2001, 22 anni fa, le donne tra le insegnanti di ruolo erano solo il 78%, ben 4 punti in percentuale in meno. In 14 anni il trend è cresciuto velocemente per poi rallentare: nel 2015 le docenti donne erano l’82%, solo un punto in percentuale in meno rispetto a oggi, a distanza di sette anni.
La crescente presenza di donne nella scuola italiana, soprattutto nel primo ciclo, non è una sorpresa: da anni all’Infanzia e alla primaria le percentuali di insegnanti donne si sono stabilizzate quasi al massimo, sopra il 99% nelle prime e oltre il 96% nelle seconde. Colpisce l’abbandono della scuola da parte degli uomini anche lì dove c’è sempre stato equilibro tra uomini e donne: il secondo ciclo.
La presenza delle prof donne alle medie ha infatti superato il 78% (contro il 75% di venti anni fa) e quella delle colleghe degli istituti superiori è arrivata al 67%, pari a 2 donne su 3 in cattedra (contro il 59% del 2001). A livello territoriale, la Regione che ha il più alto tasso di femminilizzazione è il Lazio con l’85% di docenti donne, seguita dalla Liguria con l’84,6% e dalla Lombardia con l’84,2%. Al contrario, il Molise ha il 79,7% di presenza femminile in cattedra, preceduto dalla Basilicata con l’80% e dalla Sardegna con l’80,3%. Nel complesso sono le regioni del Centro Italia ad avere il più elevato tasso di femminilizzazione con l’84,2%, mentre le Isole registrano il tasso più basso con l’80%.
