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Strage di migranti, la Procura indaga sulla catena di soccorsi. Aperto un nuovo fascicolo

camera ardente migranti

CROTONE – È stato aperto, senza ipotesi di reato e contro ignoti, il nuovo fascicolo della Procura di Crotone che riguarda la catena dei soccorsi al barcone di
migranti naufragato domenica scorsa e che ha provocato (fino ad oggi) la morte di 67 persone. La decisione sarebbe stata presa per consentire di delegare i carabinieri ad acquisire gli atti sulla vicenda da Capitaneria di porto e Guardia di finanza. È presumibile che una volta analizzate le carte, la Procura decida se aprire un fascicolo specifico ipotizzando un reato e individuando eventuali indagati.

Procura della Repubblica di Crotone che ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio del barcone di migranti. Lo si è appreso in ambienti vicino alle indagini. I magistrati, secondo quanto si apprende, delegheranno nelle prossime ore gli accertamenti ai carabinieri.

Opposizioni Senato “Salvini risponda all’informativa”

Le opposizioni compatte in Senato chiedono al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini di rispondere al più presto alla loro richiesta di un’informativa sul naufragio di migranti avvenuto a largo delle coste di Crotone. La richiesta presentata nel corso della capigruppo di palazzo Madama viene riproposta davanti ai giornalisti al termine della riunione. “È grave che Salvini non abbia ancora risposto alla richiesta del Parlamento di venire in Aula a riferire sui fatti di Crotone. – dice Barbara Floridia presidente di M5s – La sua presenza era stata chiesta da tutte le opposizioni, M5s in primis, perché vogliamo chiarezza”.

Le fa eco la capogruppo di Azione Italia viva, Raffaella Paita: “Abbiamo fatto presente che se l’8 marzo, data dell’informativa di Piantedosi, non dovesse esserci già anche la data di un’informativa del ministro Salvini sarà un problema”. “Insieme non verranno, – prosegue Paita – ma separatamente secondo me è doveroso, perché la competenza della guardia costiera è del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in maniera inequivocabile, quindi ci vuole Piatedosi, ma ci vuole anche Salvini”. Sulla stessa linea Peppe De Cristofaro, che afferma: “Giudicheremmo in maniera molto negativa se il ministro Salvini non facesse un’informativa”. Incalza anche la vicepresidente del Pd, Beatrice Lorenzin, “Ci aspettiamo una risposta sulla presenza del ministro competente. E’ importante che venga informato il Senato di entrambi gli aspetti sia di quelli di competenza del ministro degli Interni che di quelli del ministero delle Infrastrutture. Vogliamo avere indicazioni chiare del calendario”.

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