VILLAPIANA (CS) – Ore di tensione sui cantieri del Terzo Megalotto della Statale 106 jonica tra Sibari e Roseto, a causa di una disputa tra il Contraente Generale dell’opera, Sirjo Webuild e una delle società appaltatrici, la Geoserving Srl di Frosinone. In mezzo c’è il futuro occupazionale di 28 persone, che nelle scorse ore hanno ricevuto una lettera di trasferimento immediato nel Lazio. In merito è intervenuta la Cgil che ha promosso una protesta davanti ai cancelli della sede direzionale del cantiere, a Villapiana. Secondo quanto emerso, le analisi strutturali a campione sulla galleria Trebisacce, pare abbiano portato ad un esito difforme. Così sono state attivate le clausole di salvaguardia da parte di Sirjo Webuild che ha deciso di rescindere il contratto con la società Geoserving. I dipendenti assunti dall’azienda ora, dovranno essere trasferiti nella sede centrale nel frusinate.
Trasferire nell’immediatezza questi lavoratori vorrebbe dire spingerli a licenziarsi. Secondo quanto spiegato emerso i 28 lavoratori sono stati posti in una seria difficoltà il loro trasferimento a San Vittore in provincia di Frosinone, nella sede centrale dell’azienda, prevede la stessa formula stipendiale ma senza vitto e alloggio. Non un licenziamento certo, ma un trasferimento ritenuto impossibile.
Dirigenti Cgil Andrea Ferrone e Giuseppe Guido «I diritti non si appaltano»
«Altri 28 posti di lavoro in Calabria a rischio licenziamento. Questa è la drammatica situazione che si sta consumando presso il cantiere della costruenda Statale 106 di Sirjio Webuild. A seguito di non meglio chiarite circostanze di contrasto tra quest’ultima e Anas, infatti, a farne le spese sono i lavoratori della ditta Geoserving di Frosinone.
Le maestranze svolgono fin dal principio il servizio di controllo in laboratorio dei cubetti di cemento e degli stalli di galleria in appalto appunto con la ditta laziale. Essa è stata, nei giorni scorsi, repentinamente mandata via da Webuild per ragioni da chiarire».
«Il risultato purtroppo è stato l’arrivo di una nuova azienda, la Socotec di Milano, che sprovvista di lavoratori, ieri mattina è stata in sede a Villapiana ma senza poter iniziare i lavori come dovrebbe. Oltre al danno la beffa. La Filcams Cgil territoriale e la Cgil Pollino-Sibari Tirreno è al fianco dei lavoratori e non lascerà nulla al caso per la difesa dei posti di lavoro. I diritti non si appaltano. Auspichiamo nei prossimi giorni un tavolo tra le parti per troncare una soluzione dignitosa a questa incredibile vicenda. Non è minimamente pensabile che sul cantiere in costruzione più grande d’Italia si consumino licenziamenti de facto in maniera così improvvisa» .
