CATANZARO – Dall’azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro arriva la storia compicata ma a lieto fine di un piccolo paziente, G., giunto al pronto soccorso del Pugliese Ciaccio per un gravissimo attacco d’asma. Il bambino è apparso subito in condizioni critiche ma grazie alla prontezza degli operatori e dei medici e alla collaborazione con IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, il piccolo è stato letteralmente salvato e ora sta bene.
Per il bambino è stato necessario così ricorrere all’intubazione, alla ventilazione meccanica e al ricovero in terapia intensiva. Ina lunga notte per il piccolo e per tutto lo staff ospedaliero che ha visto lavorare fianco a fianco medici di rianimazione, pediatria e chirurgia pediatrica che valutato l’altissimo rischio di mortalità, ha chiesto il supporto dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, con cui l’AOU “Dulbecco” ha avviato una collaborazione strutturata.
Il dottor Andrea Moscatelli, direttore della terapia intensiva neonatale e pediatrica e del Dipartimento di rmergenza del Gaslini, ha guidato a distanza la gestione del caso fino a disporre l’intervento dell’equipe ECMO, trasportata in Calabria dall’Aeronautica Militare grazie al coordinamento della Prefettura di Catanzaro. L’equipe ha raggiunto l’ospedale di Lamezia Terme, ha stabilizzato il bambino e lo ha trasferito a Genova.
Grazie al sistema di circolazione extracorporea ECMO VV, i polmoni di G. hanno potuto “riposare” e il bambino è stato trasferito in sicurezza al Gaslini, dove, dopo 72 ore, è stato svezzato dall’ECMO, poi dalla ventilazione meccanica, fino alle dimissioni in ottime condizioni generali. Una vicenda che testimonia la forza delle reti cliniche e il valore della collaborazione tra istituzioni sanitarie e forze dello Stato, a partire dall’Aeronautica Militare che gestisce i voli salva-vita.
