Una vicenda giudiziaria che per ben tre volte vede un rigetto alla richiesta della Dda di arresto per il consigliere regionale e per il suo ex braccio destro Aldo Figliuzzi accusati di voto di scambio e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso
COSENZA – Inammissibile, una sola parola libera da tutti i dubbi Orlandino Greco, l’ex sindaco di Castrolibero, attuale consigliere regionale dell’amministrazione Oliverio, accusato dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro di corruzione elettorale e voto di scambio aggravato dal metodo mafioso. Insieme a lui il consigliere della Provincia di Cosenza Aldo Figliuzzi. Una lunga vicenda giudiziaria in cui per ben tre volte la Dda ha avuto un freno da parte dei giudici, prima da parte di un Gip, poi dal Tribunale della Libertà e infine dalla Corte di Cassazione. Orlandino dunque non va in carcere. La prima richiesta di arresto viene formulata il 21 giugno del 2016 ma il Gip distrettuale il 9 dicembre rigetta la richiesta ritenendo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia non attendibili o più precisamente per come scriverà in merito alle dichiarazioni di Adolfo Foggetti: “precise ed analitiche e frutto di conoscenza diretta ma prive di riscontro”.
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