Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Voto di scambio a Castrolibero, anche la Cassazione dice no al carcere per Orlandino Greco

Calabria

Voto di scambio a Castrolibero, anche la Cassazione dice no al carcere per Orlandino Greco

Pubblicato

il

orlandino greco 2 640x437 3

Una vicenda giudiziaria che per ben tre volte vede un rigetto alla richiesta della Dda di arresto per il consigliere regionale e per il suo ex braccio destro Aldo Figliuzzi accusati di voto di scambio e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso

 

COSENZA – Inammissibile, una sola parola libera da tutti i dubbi Orlandino Greco, l’ex sindaco di Castrolibero, attuale consigliere regionale dell’amministrazione Oliverio, accusato dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro di corruzione elettorale e voto di scambio aggravato dal metodo mafioso. Insieme a lui il consigliere della Provincia di Cosenza Aldo Figliuzzi. Una lunga vicenda giudiziaria in cui per ben tre volte la Dda ha avuto un freno da parte dei giudici, prima da parte di un Gip, poi dal Tribunale della LibertĂ  e infine dalla Corte di Cassazione. Orlandino dunque non va in carcere. La prima richiesta di arresto viene formulata il 21 giugno del 2016 ma il Gip distrettuale il 9 dicembre rigetta la richiesta ritenendo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia non attendibili o piĂš precisamente per come scriverĂ  in merito alle dichiarazioni di Adolfo Foggetti: “precise ed analitiche e frutto di conoscenza diretta ma prive di riscontro”.

 

figliuzzi-grecoIn buona sostanza Foggetti parla di soldi presi per i voti, ma non c’è riscontro. E Orlandino dal canto suo si è sempre professato innocente, il tutto frutto di una macchinazione. Orlandino insieme al suo ex braccio destro Figliuzzi sono stati accusati dalla Dda di avere ottenuto l’appoggio della cosca Bruni per le amministrative  tra il 2003 e il 2008 nel comune di Castrolibero. La discussione per la nuova richiesta di arresto fu fissata poi il due febbraio dell’anno scorso e depositata direttamente dal Procuratore Capo della Repubblica Nicola Gratteri e dal sostituto Camillo Falvo. Decisione che si fa attendere fino al 26 ottobre scorso quando, dopo 270 giorni di attesa, anche il riesame del Tdl di Catanzaro, dopo il Gip, rigetta nuovamente la richiesta di applicazione della misura cautelare a carico del consigliere regionale. Ultima battuta di arresto qualche ora fa alla Cassazione dove il no definitivo pone una vittoria secca per il consigliere regionale che, per tutto il tempo della vicenda giudiziaria si è sempre professato innocente, confidando nella giustizia. Soddisfatti i legali di Orlandino Greco, Franco Sammarco, Enzo Belvedere e Marco Amantea. Soddisfazione anche per  l’esito di Figliuzzi difeso dal legale Pasquale Naccarato

 

 

LEGGI GLI ARTICOLI CORRELATI

 

 

PubblicitĂ 
PubblicitĂ  .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA