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Dall’amico al codice, il nuovo confidente per i giovani oggi è l’AI: «Sempre disponibile, non giudica»

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Dall’amico al codice, il nuovo confidente per i giovani oggi è l’AI: «Sempre disponibile, non giudica»

Oggi gli adolescenti chiedono aiuto all’intelligenza artificiale anche per questioni personali e consigli. È quello che emerge dai dati della XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”, diffuso da Save the Children

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Giovani AI

ROMA – Un tempo rifugiarsi tra le braccia degli amici o dei genitori era il posto sicuro nel quale trovare ascolto e consigli nei momenti di difficoltà. Oggi i tempi sono cambiati e gli adolescenti chiedono aiuto all’intelligenza artificiale. È quello che emerge dai dati della XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”, diffuso negli scorsi giorni da Save the Children a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che ricorre il 20 novembre.

Il 41,8% degli adolescenti italiani si è rivolto aIl’intelligenza artificiale per chiedere aiuto quando era triste, solo o ansioso. Più del 42% per chiedere consigli su scelte importanti da fare. Oltre il 92% dei 15-19enni intervistati usa strumenti di IA contro il 46,7% degli adulti. Solo la metà ha visitato mostre o musei in un anno, con percentuali più basse nel Mezzogiorno, e quasi 1 su 5 non fa alcuna attività fisica. Più del 46% non legge libri. Al 9% è capitato di isolarsi volontariamente per problemi di natura psicologica. Il 12% ha usato psicofarmaci senza prescrizione.

Un quadro che racconta una reatà tutta nuova, nemmeno lontanamente immaginabile fino a pochi anni fa che narra le fila di giovani sempre più avvezzi all’uso della tecnologia (tanto che la metà di loro la considera fondamentale) anche in circostanze intime e nella vita personale. Lo dimostra che l’AI ad oggi, stando ai dati emersi, viene considerata non solo uno strumento per la ricerca delle informazioni e come preziosi aiuto nello studio, ma anche come una sorta di consigliera, alla quale si chiedono consigli utili per la vita quotidiana.

I giovani e l’AI: il nuovo confidente

La caratteristica più apprezzata dell’IA tra gli adolescenti è il fatto che ‘è sempre disponibile’ (28,8%), ma anche (14,5%) che ‘mi capisce e mi tratta bene’ e ‘che non mi giudica’ (12,4%). Emerge da un sondaggio inedito sul rapporto tra adolescenti e intelligenza artificiale.

Il 58,1% degli utilizzatori dell’IA ha chiesto consigli su qualcosa di serio e di importante per la propria vita (il 14,3% spesso, il 43,8% qualche volta, il 63,5% ha trovato più soddisfacente confrontarsi con uno strumento dell’IA che con una persona reale (il 20,8% spesso, il 42,7% qualche volta); il 48,4% ha condiviso informazioni della sua vita reale.

E sul fronte del benessere?

Il 60% degli adolescenti è soddisfatto o molto soddisfatto di sé, con percentuali più elevate tra i ragazzi (71%) rispetto alle ragazze (50%). Quasi uno su 8 ha usato psicofarmaci senza prescrizione nell’ultimo anno, con una percentuale più alta tra le ragazze (16,3%). Un gap di genere che si riscontra anche quando li si interroga sul proprio benessere psicologico: poco più di una ragazza su tre mostra di avere un buon equilibrio psicologico (34%), contro il 66% dei ragazzi, la più ampia differenza di genere rilevata tra tutti i Paesi europei (oltre 30 punti percentuali). In totale, meno della metà dei ragazzi e delle ragazze (49,6%) mostra un buon livello di benessere psicologico.

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