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Castrovillari, l’agrivoltaico dà nuove opportunità ai detenuti: al via un progetto unico in Italia

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Castrovillari, l’agrivoltaico dà nuove opportunità ai detenuti: al via un progetto unico in Italia

Firmato oggi un protocollo d’intesa legato alla gestione dell’impianto agrivoltaico “Fattoria Solare La Petrosa”, una delle prime esperienze in Italia in cui un progetto di energia rinnovabile si lega a un percorso di formazione e reinserimento dedicato ai detenuti

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Protocollo dintesa agrivoltaico e detenuti

CASTROVILLARI (CS) – La detenzione oltre ad avere un carattere punitivo, per chi ha commesso dei reati, deve avere anche l’arduo compito di rieducare chi nella vita ha sbagliato dand una seconda possibilità. È quello che punta a fare il protocollo d’intesa, firmato oggi nella sede regionale di Confapi Calabria, tra EF Solare Italia, Le Greenhouse, Confapi Calabria e Casa Circondariale di Castrovillari “Rosetta Sisca”.

Un progetto che ha l’obiettivo di promuovere percorsi formativi e lavorativi dedicati ai detenuti, legati alla gestione dell’impianto agrivoltaico “Fattoria Solare La Petrosa”, un progetto che unisce transizione energetica e inclusione sociale. L’iniziativa prevede il coinvolgimento dei detenuti in attività agricole e di formazione professionale, con il supporto tecnico di Le Greenhouse e la collaborazione delle istituzioni locali, offrendo opportunità di crescita personale e di reinserimento nel mondo del lavoro.

La “Fattoria Solare La Petrosa”, impianto agrivoltaico da 11,8 MWp, rappresenta una delle prime esperienze in Italia in cui un progetto di energia rinnovabile si lega a un percorso di formazione e reinserimento dedicato ai detenuti, con l’obiettivo di creare valore ambientale, economico e umano.

L’agrivoltaico dà nuove opportunità ai detenuti: tra rinascita e resilienza

Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, ha aperto i lavori: “Con profondo orgoglio, insieme a partner sottoscriviamo oggi un protocollo che unisce valore simbolico e azione concreta. Una missione sociale, civica e solidaristica. In un tempo di grandi sfide per le piccole e medie imprese, questo progetto rappresenta rinascita, resilienza e opportunità: rinascita perché lega transizione energetica e inclusione sociale; resilienza perché testimonia la capacità della Calabria di innovare e costruire futuro; opportunità perché offre a persone in percorso di detenzione una reale possibilità di formazione e reinserimento. Confapi Calabria è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che incarna i nostri valori: impresa, comunità e futuro.”

Ha portato i suoi saluti Giovanna Russo, Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale: “Il protocollo di oggi scrive una pagina importante in Calabria, un unicum nazionale di impegno a garanzia dei diritti fondamentali. Da Garante regionale sono ben lieta di essere stata invitata a presenziare alla sigla di questo atto che attesta presenza in un’ottica di rete e sinergie istituzionali necessarie a costruire quella legalità fattiva per comunità più sicure. Il lavoro è lo strumento principe per abbattere i tassi di recidiva e realizzare un welfare sociale per comunità libere dalla sopraffazione mafiosa. Creare rete, offrire lavoro e reinserire con responsabilità sono le modalità in cui crediamo, è quello che stiamo facendo da mesi con la Regione Calabria, con l’Assessore al lavoro Giovanni Calabrese in un più ampio progetto di Recidiva Zero Calabria che prende spunto dal Progetto Nazionale “Recidiva Zero” Ministero Giustizia, CNEL e altri attori istituzionali.”

Carrà: “Pagina rivoluzionaria per l’economia calabrese”

Giuseppe Carrà, direttore della Casa Circondariale di Castrovillari Rosetta Sisca, ha concluso i lavori sottolineando: “L’inclusione sociale è un obiettivo condiviso. Riteniamo infatti che il lavoro di pubblica utilità rappresenti un momento fondamentale per offrire ai detenuti l’opportunità di avviare un percorso di reinserimento e di ricucire la frattura che la commissione del reato ha creato con la società. Come Casa Circondariale, abbiamo avviato diverse iniziative di formazione rivolte ai nostri detenuti. Nel 2022 sono stati formati 41 partecipanti, di cui 6 successivamente assunti da aziende del territorio. Il percorso è proseguito in crescita, con 62 detenuti formati nel 2024. Nei primi due mesi del 2025 siamo già impegnati nella formazione professionale di 50 detenuti, con l’obiettivo di favorire per molti di loro un inserimento lavorativo stabile all’interno del Progetto “Fattoria Solare La Petrosa”. Oggi stiamo scrivendo una pagina rivoluzionaria sia per l’economia calabrese sia per il sistema penitenziario, dimostrando come il dialogo tra pubblico e privato sia fondamentale per evitare che, al termine della detenzione, subentri il vuoto e quindi il rischio di recidiva.”

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