Area Urbana
Crisi idrica
Centro storico senz’acqua. Sorical: “dispersione in tubature vecchie 110 anni e allacci abusivi, il Comune sa da luglio”
Sorical punta il dito su allacci abusivi e perdite delle vecchie reti comunali, alcune datate ai primi del 900. Intanto l’emergenza acqua colpisce anche Rende con interi quartieri ormai a secco
COSENZA – Ieri pomeriggio la spontanea, ma decisa, protesta dei cittadini nel centro storico di Cosenza, dove alcuni residenti del quartiere Massa e Spirito Santo, esasperati per la cronica mancanza di acqua, diventata vera e propria emergenza negli ultimi sette giorni, sono scesi in strada. Alcuni hanno bloccato alla meno peggio le strade d’accesso al centro storico, paralizzando il traffico, per protestare contro l’emergenza idrica ritenuta insopportabile.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale e pattuglie della Polizia di Stato, per monitorare la situazione e garantire la sicurezza. Ma la tensione resta alta: la crisi idrica colpisce l’intero centro storico, in particolare nel rione Massa, Gergeri, Colle Triglio e Paparelle. Non va meglio nella parte sinistra del Crati, dove Portapiana e Spirito Santo vivono da tempo la stessa emergenza quotidiana. E così altre zone della città di Cosenza dove dai rubinetti l’acqua scorre meno di due ore al giorno.
Sorical: “segnalazioni al Comune di Cosenza da luglio”
Ma tornando a quanto accaduto ieri nel centro storico, contattata dalla nostra redazione, Sorical ricostruisce una situazione ben più complessa in quella area della città, acuita sicuramente dalla grave siccità. La società ricorda che la problematica della mancanza d’acqua nella zona a Sud della città, in particolare quella servita dallo schema del Bufalo, è stata già da tempo segnalata al Comune di Cosenza. Alla base delle criticità – spiega il Gestore unico del servizio idrico – non ci sarebbe solo il drastico calo delle portate degli acquedotti regionali, ma anche criticità afferenti al sistema comunale di distribuzione (le condotte) oltre a possibili furti di acqua per allacci abusivi.
La prima interlocuzione con Palazzo dei Bruzi risale a luglio, quando, dopo le numerose segnalazioni che arrivavano già da giugno, si svolse una riunione presso l’ufficio tecnico comunale a Palazzo dei Bruzi. In quell’occasione i tecnici Sorical avevano messo in evidenza i consumi anomali nei punti di consegna del “partitore San Lorenzo” e di “Cozzo Badessa”.
“Dispersioni dell’acqua in tubature vecchie di oltre un secolo”
Secondo la società, l’erogazione da parte degli acquedotti regionali risultava stabile e in linea sia con la media semestrale del 2025, sia con i valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. A cambiare, invece, sarebbero stati i consumi rilevati nelle reti comunali: proprio nel centro storico di Cosenza sono presenti tubature vecchie di oltre un secolo (alcune risalenti anche al 1905) e interessate da perdite oltre che da una serie di possibili allacci abusivi che sottrarrebbero acqua preziosa alla già critica distribuzione ordinaria.
Il Comune, da parte sua, aveva contestato discrepanze significative tra i dati forniti da Sorical e le quantità registrate nelle proprie misurazioni. Ma Sorical aveva ribadito che tali differenze riguardavano tratte comunali “a valle”, spesso lunghe chilometri e “soggette a prelievi non autorizzati e a un uso improprio dell’acqua”. Tratte che – evidenza il gestore – sono di “esclusiva responsabilità dell’ente comunale”.
Dal Bufalo a Mussano:
Ma le stesse problematiche sarebbero state evidenziate al Comune da Sorical anche al serbatoio “Mussano”, sito nella parte opposta della città (alle spalle di via degli Stadi) , dove per Sorical erano presenti anche il quel caso discrepanze importanti, nell’ordine del 15%-20% e ascrivibili all’impiego di tale tratta “quale linea distributrice piuttosto che di semplice avvicinamento alle vasche”. Alle continue richieste di aumento dell’erogazione idrica da parte di Palazzo dei Bruzi, Sorical aveva replicato chiedendo al Comune di agire e intervenendo sulle tratte di condotta e non su “richieste di aumenti che risulterebbero a danno di altri Comuni collegati al medesimo schema“.
Acqua e crisi idrica anche a Rende
Alla crisi di Cosenza si aggiunge quella di Rende, dove in diversi quartieri l’erogazione è ridotta al minimo da quasi una settimana. In alcuni quartieri da quasi una settimana l’erogazione è al minimo, mentre disagi enormi si registrano anche a Saporito e persino a Roges. Ad esempio Sorical è dovuta intervenire con chiusure a Commenda per permettere di distribuire meglio l’acqua anche nella zona a Nord di Rende, così come nella zona del Centro Commerciale Metropolis.
Un cane che si morde la coda
Proprio nell’area commerciale tutta una serie di attività commerciali, con cisterne, hanno finito per captate quella poca acqua erogata, lasciando a secco molti palazzi. Ancora, è del tutto evidente, che con il calo drastico di erogazione da tutti gli acquedotti, le chiusure dei serbatoio programmate da Sorical per una migliore redistribuzione in tutta l’area non funziona. E non aiuta la presenza di una serie non di poco conto di cassoni, autoclavi e cisterne, più o meno grandi.
L’erogazione idrica, di per sé più bassa rispetto al passato proprio per la crisi idrica, fa si che quando l’acqua viene erogata finisce quasi subito proprio perchè va a riempire un numero enorme di cisterne e cassoni. E così, chi ne è sprovvisto e le abitazioni ai piani più alti dei palazzi restano a secco quasi tutto il giorno.

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