CATANZARO – Graziano Di Natale, leader del movimento civico La Migliore Calabria, già consigliere regionale ed ex presidente della Provincia di Cosenza, ha depositato presso il Tribunale di Catanzaro un ricorso che punta a far dichiarare l’incompatibilità della neo consigliera regionale Rosaria Succurro.
Succurro, eletta consigliere regionale nella lista “Occhiuto Presidente” nella Circoscrizione Nord, è attualmente anche presidente della Provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore. L’azione legale avviata da Di Natale potrebbe costringerla, entro dieci giorni dalla notifica del decreto di fissazione dell’udienza, a scegliere se mantenere il ruolo provinciale o quello regionale.
Ostacolo a una gestione amministrativa pienamente operativa
Un gesto tutt’altro che scontato, soprattutto perché non proviene dai banchi dell’opposizione istituzionale, ma da un soggetto civico che rivendica trasparenza amministrativa e una guida provinciale “vicina ai sindaci e agli amministratori”. Nella nota diffusa da La Migliore Calabria si legge infatti che la provincia più popolosa della regione necessita di una leadership “capace di rispondere alle esigenze reali del territorio” e di garantire “continuità d’azione senza zone d’ombra legate alle incompatibilità”. Inoltre la sovrapposizione tra la guida della Provincia di Cosenza e l’ingresso in Consiglio regionale rappresenterebbe un ostacolo a una gestione amministrativa pienamente operativa.
Principi di trasparenza e responsabilità
La Migliore Calabria insiste sul fatto che la doppia carica contrasterebbe con i principi di trasparenza e responsabilità, specie in un momento in cui la provincia è chiamata a gestire risorse e processi delicati, come la recente chiusura della liquidazione dei due enti e il ricollocamento del personale, oltre alla gestione di un avanzo di bilancio di 55 milioni, di cui 18 destinati al settore. Rosaria Succurro, da parte sua, ha ribadito la volontà di mantenere entrambi gli incarichi almeno fino alla scadenza naturale del mandato provinciale prevista per la primavera. Ma l’iniziativa giudiziaria rischia di complicare i piani.
La mossa di Di Natale non è dunque un semplice atto formale: per la prima volta la questione del doppio incarico approda direttamente in sede giudiziaria, bypassando gli iter politici tradizionali. L’esito del procedimento potrebbe avere ricadute più ampie e trasformarsi in un precedente per altri sindaci eletti contemporaneamente in Consiglio regionale, come Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria, Giuseppe Ranuccio a Palmi e Orlandino Greco a Castrolibero.
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