Ionio
La panchina rossa per Fabiana Luzzi vandalizzata: Stasi “colpito un simbolo contro la violenza sulle donne”
Il sindaco di Corigliano-Rossano ha annunciato che il Comune procederà con tutte le verifiche necessarie, dalle ispezioni interne alle eventuali segnalazioni alle autorità, per individuare i responsabili dell’atto vandalico
CORIGLIANO-ROSSANO (CS) — Un gesto vile, incomprensibile, che ferisce non solo un luogo, ma il significato profondo che esso rappresenta. La panchina rossa dedicata a Fabiana Luzzi, la giovane brutalmente uccisa nel maggio 2013 e divenuta simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, è stata vandalizzata nel parco che porta il suo nome, in via Provinciale a Corigliano.
Vandalizzata la panchina rossa di Fabiana Luzzi
All’interno dell’area verde, sono stati trovati due listelli della panchina divelti e la scarpetta rossa posizionata accanto, elemento iconico del memoriale, gettata a terra. Un atto che ha subito destato sdegno nella comunità e che ha spinto l’amministrazione comunale a intervenire con parole nette.
La condanna di Stasi
Il sindaco Flavio Stasi ha espresso una condanna durissima, sottolineando la gravità del gesto e il suo valore simbolico: “Il potere dei simboli consiste in un valore che va ben oltre quello materiale. La panchina rossa in ricordo di Fabiana Luzzi, simbolo e monumento contro la violenza sulle donne, diventa anche monito contro il vandalismo. Perché contro danneggiamenti, deturpazioni, piccoli furti lottiamo ogni giorno riparando, ripulendo, sostituendo, tinteggiando e denunciando”.
Stasi ha ricordato come il rispetto del bene comune sia una cartina di tornasole del rispetto verso le persone: “I simboli come questo ci aiutano a ricordare che chi non rispetta il bene comune non rispetta uomini e donne, anziani e bambini, perché non è in grado di rispettare sé stesso. Non possiamo permetterlo”.
La panchina sarà ripristinata
Il primo cittadino ha annunciato che il Comune procederà con tutte le verifiche necessarie, dalle ispezioni interne alle eventuali segnalazioni alle autorità, per individuare i responsabili dell’atto vandalico. Parallelamente, l’amministrazione ha confermato che la panchina e gli elementi danneggiati saranno ripristinati immediatamente, perché — sottolinea Stasi — “la forza di questi simboli risiede nella nostra capacità di riconoscerli e rammentarne il significato”.

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