Italia
Minori maltrattati: in Italia l’aumento è del 58% in cinque anni. In calo gli abusi sessuali
Nell’87% dei casi il responsabile è un familiare. I servizi sociali segnalano una crescita costante del fenomeno. A livello geografico si registra un forte squilibrio
ROMA – In cinque anni, dal 2018 al 2023, è aumentato del 58% il numero dei minori presi in carico dai servizi sociali per maltrattamento. E’ uno dei dati che emerge dalla terza Indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, commissionata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza a Cismai e Terre des Hommes. Il report è stato presentato a Firenze nel corso del convegno sul maltrattamento infantile e la condizione degli orfani di femminicidio, organizzato da Artemisia.
Su 374.310 minorenni in carico ai servizi sociali, 113.892 sono vittime di maltrattamento, quota passata dal 19,3% del 2018 al 30,4% nel 2023; da 193 a 304 minori ogni 1000 abitanti, con un incremento del 58%. Non c’è differenza di genere: il 51% sono maschi e il 49% femmine, nell’87% dei casi i responsabili sono in famiglia.
“I tipi di maltrattamento che vengono maggiormente riconosciuti dai servizi – spiega Marianna Giordano, presidente del Cismai – riguardano il neglect, cioè la trascuratezza educativa, fisica ed emotiva-relazionale, che supera il 37% dei casi, poi al 34% il fenomeno delle bambine e dei bambini che assistono alla violenza contro le madri”. I numeri sono in aumento, specifica, “soprattutto perché c’è una maggiore formazione degli operatori e quindi una maggiore capacità di riconoscere” i maltrattamenti.
Abusi sessuali in diminuzione
A seguire ci sono violenza psicologica (12%) maltrattamento fisico (11%), patologia delle cure (4%) e abuso sessuale (2%), unico dato in diminuzione. Per ogni tipologia le percentuali tra maschi e femmine risultano bilanciate, tranne l’abuso sessuale, dove il 77% riguarda bambine e ragazze. A livello geografico si registra un forte squilibrio: 51 minori ogni 1000 presi in carico a nord ovest e 49 a nord est, 39 nel centro e 32 nel sud.
I maltrattamenti emergono man mano che avanza l’età, appena il 18% nella fascia da 0-5 anni, contro il 50% tra 11 e 17 anni e il 32% tra 6-10; l’obiettivo, è stato spiegato presentando il report, “è invertire queste proporzioni per poter intervenire subito”. La segnalazione ai servizi nel 52% dei casi arriva dall’autorità giudiziaria, quindi scuola con il 14% e il 12% dalla famiglia.

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