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Rende, emergenza idrica senza fine: quartieri a secco da giorni. La rabbia dei cittadini: «Adesso basta: erogate l’acqua»

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Rende, emergenza idrica senza fine: quartieri a secco da giorni. La rabbia dei cittadini: «Adesso basta: erogate l’acqua»

Quartieri a secco da giorni e chiusure che non stanno risolvendo il problema. “A Saporito un filo di acqua da martedì”. Nel frattempo i sindaci chiedono a Sorical soluzioni strutturali e investimenti

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Acqua rubinetto a secco

RENDE – Non solo Cosenza senza acqua. Non accenna a risolversi la grave crisi idrica che da mesi sta piegando anche la città di Rende anche se enormi criticità si registrano in tutta l’area urbana e la provincia. Dopo le continue e cicliche oramai chiusure dei serbatoi di Arcavacata e Cep,  Sorical ha disposto ieri lo stop anche per il serbatoio di Commenda mentre, per oggi, c’è Viale dei Giardini, motivando la decisione con la necessità di un “riequilibrio dei serbatoi nella distribuzione”.

Rende, emergenza idrica: quartieri senza acqua da giorni

Una mappa sempre più ampia della città vive quotidianamente tra cali di pressione e rubinetti totalmente a secco da giorni: da via Rossini, al Villaggio Europa, da Piano di Maio e Piano Monello, ad Arcavacata. Ed ancora Longeni, Santo Stefano, contrada Cutura, Rocchi, via Giulio Cesare, via Alessandro Magno, corso Marco Polo e così via. Ma disservizi si registrano anche su via Cristoforo Colombo, via Silvio Gallo, via Spagna, via Portogallo. Anche la zona di Roges soffre pesanti carenze idriche con conseguenze dirette sulle attività commerciali, molte delle quali in difficoltà nell’erogare servizi essenziali.

acqua rubinetto 64 1

A Saporito acqua assente da quattro giorni

La situazione più critica si registra nel quartiere Saporito, dove – denunciano i residenti – l’acqua manca da almeno quattro giorni. «Arriva solo un “filo d’acqua” ai primi piani, lasciando allo scoperto famiglie, anziani e disabili privi di autoclavi o cisterne».  Durissime le segnalazioni dei cittadini che quotidianamente arrivano in redazione: «È una situazione inaccettabile e intollerabile. Paghiamo l’acqua e pretendiamo che venga erogata. Così non si può andare avanti. Sorical metta mano con interventi strutturati ad una rete colabrodo vecchia di 50 anni che perde il più del 50% dell’acqua dalla sorgenti. Va bene la crisi ma così è davvero troppo!»

Sorical: “Riduzione drastica della produzione alle sorgenti”

Sorical ha spiegato più volte che le chiusure derivano da una forte riduzione della produzione di acqua potabile alle sorgenti dei due acquedotti Abatemarco e Capodacqua, aggravata dalla siccità persistente e dalle condizioni critiche delle reti idriche.

Il confronto con i sindaci: “Serve una soluzione definitiva”

Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione tra Sorical e diversi sindaci della provincia di Cosenza, tra cui i primi cittadini di Paola, Longobardi, Montalto Uffugo, Aiello, Celico e Rogliano. Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha parlato di un confronto «schietto e costruttivo», sottolineando la necessità di una programmazione a lungo termine e di investimenti strutturali per superare un’emergenza «atavica» che coinvolge ormai gran parte della provincia. I sindaci hanno chiesto interventi immediati per dare risposte ai cittadini, ma anche un impegno istituzionale che coinvolga enti sovracomunali, gli unici in grado di finanziare opere di grande portata.

 

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