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Sorgenti a secco: ulteriori riduzioni dell’acqua a Cosenza e in 25 Comuni. «Crisi idrica più grave del 2017»

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Crisi idrica

Sorgenti a secco: ulteriori riduzioni dell’acqua a Cosenza e in 25 Comuni. «Crisi idrica più grave del 2017»

Carenza d’acqua sempre più grave: tra sorgenti in crisi, mancanza di invasi e portate ridotte. Sorical “chiudiamo di notte per dare acqua di giorno”

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Abatemarco crisi idrica

COSENZA – La Calabria e l’intero Sud Italia stanno affrontando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni. L’assenza di piogge significative e le temperature oltre la media stagionale stanno aggravando una situazione di siccità severa, che ora non riguarda più solo il settore agricolo e irriguo, ma anche quello idropotabile, con conseguenze dirette sui cittadini. È quanto ha comunicato questa mattina Sorical, al centro delle proteste di molti cittadini e associazioni che hanno diffidato proprio la società incaricata della gestione del servizio idrico integrato in Calabria.

Provincia di Cosenza la più colpita dalla crisi idrica

In particolare, è proprio la provincia di Cosenza la zona più colpita, anche a causa della mancanza di invasi e della dipendenza esclusiva dalle sorgenti naturali, che non garantiscono più portate sufficienti a mantenere l’erogazione d’acqua per 24 ore al giorno. Una crisi che permane da tempo e che ha portato a continue riduzione idriche e chiusure dei serbatoi, a cui si aggiungono i problemi legati alle rottura lungo la condotta dell’Abatemarco, acquedotto oramai vetusto che disperde tantissima acqua.

Rubinetto Acqua goccia

Sorgenti a secco, ulteriori riduzioni idriche in 26 comuni

La Sorical ha comunicato ai 26 Comuni serviti dagli acquedotti Abatemarco e Capodacqua una nuova riduzione delle portate idriche. I tecnici dell’ente stanno distribuendo le risorse in modo equo ai serbatoi principali, cercando di limitare i disagi nelle reti di distribuzione comunali. Situazione analoga anche per i Comuni serviti dall’acquedotto Savuto, da Rogliano fino ad Aiello Calabro e Lago, dove le sorgenti registrano un forte calo di produzione. In crisi pure le captazioni locali lungo il versante dell’Appennino Paolano, fino al confine con la Basilicata.

Sorical: “Chiudere l’acqua di notte per garantire l’acqua di giorno”

Sorical è impegnata a garantire il miglior servizio possibile in un contesto di grave carenza, ben maggiore rispetto a quella del 2017”, ha dichiarato l’amministratore unico Cataldo Calabretta, commentando la situazione di emergenza.

L’ingegnere ha spiegato che le chiusure notturne dei serbatoi e l’abbassamento di pressione nelle reti di distribuzione “rappresentano uno strumento necessario affinché il servizio venga garantito durante il giorno”. Una misura, dunque, temporanea ma inevitabile, dettata dalla necessità di preservare le scorte idriche e assicurare, almeno nelle ore diurne, un’erogazione costante per i cittadini.

Temperature record e scarse piogge: il sistema è sotto pressione

Le alte temperature e la prolungata assenza di precipitazioni hanno compromesso la ricarica naturale delle falde e delle sorgenti, riducendo drasticamente la disponibilità d’acqua. Secondo gli esperti, la tendenza potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane, rendendo necessario un uso più parsimonioso e responsabile della risorsa idrica. La Sorical rinnova quindi l’appello alla collaborazione dei cittadini e dei Comuni, invitando tutti a limitare gli sprechi e a utilizzare l’acqua solo per scopi essenziali, fino al ritorno di condizioni meteorologiche favorevoli.

Oggi nuove chiusure dei serbatoi Cep e Arcavacata a Rende

Proprio per la grave carenza idrica dovuta alla siccità, ma anche per gli alti consumi registrati nella giornata odierna, è stata nuovamente disposta la chiusura temporanea dei serbatoi Cep e Arcavacata. La misura, spiegano dai tecnici, è necessaria per consentire il ripristino dei livelli minimi di riserva e garantire la distribuzione regolare nelle prossime ore.

In particolare, il serbatoio Cep sarà chiuso alle ore 22, mentre quello di Arcavacata anticiperà la chiusura alle ore 17. Il servizio idrico riprenderà domani mattina alle ore 5:30, compatibilmente con l’andamento dei consumi e la disponibilità delle sorgenti.

Rende: le zone interessate

Le aree che subiranno l’interruzione del servizio o cali di pressione sono le seguenti:

  • Serbatoio Cep: Via Rossini, via Volta, via Verdi, Villaggio Europa, una parte di Piano di Maio e Piano Monello.
  • Serbatoio Arcavacata: Tutta la zona di Arcavacata, Longeni, Santo Stefano, contrada Cutura, Rocchi, via Giulio Cesare, via Alessandro Magno, corso Marco Polo, Settimo di Rende.
  • Carenze di pressione: via Cristoforo Colombo, via Silvio Gallo, via Spagna e via Portogallo.

“I tecnici – si legge nella nota – stanno lavorando per ridurre al minimo i disagi attraverso manovre nei nodi di distribuzione e una gestione mirata dei flussi”.

Appello alla cittadinanza: “Usare l’acqua con parsimonia”

La Sorical invita tutti i residenti a limitare al massimo l’uso dell’acqua, evitando sprechi e utilizzi non indispensabili: “Ci scusiamo per i disagi – conclude la nota – e raccomandiamo l’uso parsimonioso della risorsa idrica, soprattutto nelle ore di maggiore consumo”.

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