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Corigliano Rossano, il Comune contro il PAI: «Inesatto e dannoso per il territorio»

Ionio

Corigliano Rossano, il Comune contro il PAI: «Inesatto e dannoso per il territorio»

Il sindaco Stasi in una nota ha spiegato di aver trasmesso come Comune delle osservazioni che smentiscono struttura, modello e dati del documento spiegando il rischio idrogeologico “esiste e va affrontato con interventi seri e concreti”

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CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Il Comune di Corigliano-Rossano esprime forte preoccupazione per gli effetti del nuovo Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), recentemente approvato dalla Regione Calabria, che si sta rivelando inesatto nei contenuti e potenzialmente dannoso per il territorio.

“Dopo un’allerta arancione quasi asciutta, la città ha vissuto oltre dodici ore di pioggia, eppure il territorio non è finito sott’acqua come invece il PAI lascerebbe intendere. – segnala l’amministrazione – Non c’è nessuno più attento dei Comuni al tema del dissesto idrogeologico, il quale però richiede analisi e studi esatti ed aggiornati per consentire ai vari enti di pianificare e realizzare gli interventi di mitigazione del rischio necessari. Da subito, invece, è stato sollevato il problema di un documento inesatto, obsoleto, sbagliato nei presupposti e nelle conclusioni”.

“Il rischio idrogeologico esiste e va affrontato con interventi seri e concreti – dichiara il sindaco Flavio Stasi – a partire dalla messa a terra dei fondi commissariali, non con l’approssimazione o, peggio, con la desertificazione dei territori. Abbiamo trasmesso come Comune delle osservazioni che smentiscono struttura, modello e dati di un atto che ha ricevuto il parere favorevole della mirabolante giunta Occhiuto. Per tentare di “mettere le pezze”, la Regione ha poi proposto norme transitorie inapplicabili e, secondo le ultime verifiche, probabilmente nemmeno vigenti.”

Corigliano Rossano, il Comune contro il PAI: “Serve un cambio di passo”

“Ancor prima delle osservazioni, come Comune abbiamo prodotto uno studio sull’intero territorio – continua il primo cittadino – finalizzato alla mitigazione delle aree di rischio: un documento puntale e solido che è stato puntualmente ignorato in virtù di analisi, pagate coi soldi pubblici, basate su cartografie vecchie e luoghi ormai totalmente cambiati: addirittura ci sono ponti che vengono rappresentate come briglie”.

“La giunta regionale si metta finalmente a lavorare – conclude Flavio Stasi – per rimediare ai danni prodotti insieme all’Autorità di Bacino, salvaguardando la fragile economia locale ma anche la sicurezza dei territori. L’abbandono, infatti, è l’anticamera dell’insicurezza. Serve un cambio di passo anche a livello nazionale. Sarebbe opportuno che il Governo rimettesse in discussione l’organizzazione delle Autorità di Bacino, perché l’accentramento a Caserta si è dimostrato finora un modello inefficiente, capace solo di generare danni e ritardi.”

Il Comune di Corigliano-Rossano ribadisce con forza la necessità di una pianificazione realistica, basata su dati corretti e su interventi strutturali, non su classificazioni errate che penalizzano ingiustamente interi territori. La sicurezza dei cittadini e lo sviluppo equilibrato della città restano le priorità assolute dell’amministrazione. Stasi.

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