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Cosenza, bullismo sul fratello ‘speciale’. La mamma «mi dispiace per questi ragazzi che si comportano così»

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Cosenza, bullismo sul fratello ‘speciale’. La mamma «mi dispiace per questi ragazzi che si comportano così»

Dopo il video pubblicato sui social da Saetta, streamer cosentino, interviene anche la mamma dei due ragazzi che conferma: «Lo prendono in giro e lo escludono»

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saetta video bullismo fratello

COSENZA – Saetta, 21 anni, racconta su Instagram gli atti di bullismo e le discriminazioni subite dal fratello Christian, un ragazzo “speciale”, che sarebbero avvenute nella scuola media Spirito Santo. La denuncia scuote Cosenza e riaccende il dibattito sul bullismo nelle scuole, anche se molti genitori chiedono di sentire anche la ‘loro versione’.

Intanto però Saetta, ha raccontato le vessazioni subite dal fratello minore, studente della scuola media Spirito Santo di Cosenza. «E’ un ragazzo speciale, se capite cosa intendo – dichiara nel video – e subisce atti di bullismo dai suoi compagni di classe da anni. Mi sono stancato di tacere, voglio usare la mia visibilità per mostrare a tutti cosa sta accadendo e l’omertà dei genitori di certi bambini».

 

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L’episodio che avrebbe fatto ‘traboccare il vaso‘ riguarderebbe una festa di compleanno organizzata da un compagno di Christian: «Tutta la classe è stata invitata tranne lui». Quando lo ha scoperto è tornato a casa in lacrime chiedendo al fratello – racconta lo stesso Saetta – perché fosse sempre escluso. «Come si spiega una cosa del genere a un ragazzino così?». E il video va avanti mentre Saetta spiega che non si tratterebbe di un atto discriminatorio isolato: «È successo anche che lo facessero denudare in videochiamata, ridendo e registrandolo. Mia madre ha provato a parlarne con gli altri genitori, ma tutti hanno negato».

Le parole della mamma: «Nessun bambino merita di essere trattato così»

A confermare il racconto è la madre dei due ragazzi, che ha scelto di rompere il silenzio per difendere il figlio e lo fa nei commenti del video pubblicato da suo figlio: «Sono la mamma di Cristian e ovviamente di Saetta e ci tenevo a ringraziare chi ci sta sostenendo. Da mamma mi sento di dire che queste situazioni non dovrebbero esistere. Aldilà della ‘specialità’ di mio figlio, nessuno ha il diritto di prendere in giro qualcuno».

«A mio figlio è stato detto del compleanno, non poteva saperlo e quando lui è scoppiato a piangere in classe alcuni compagni si sono messi a ridere dicendogli pure di ‘stare a cuccia’. Gli insegnanti presenti sono intervenuti – racconta la mamma – ma questo non cambia ciò che ha subito. Premetto che ognuno può invitare chi vuole, non è sicuramente questo il problema, ma sono gli episodi precedenti che hanno contribuito alla nostra decisione di non tacere più».

«A mio figlio lo hanno registrato in più occasioni per prenderlo in giro. Sono intervenuta a parlare con i genitori dei ragazzi interessati – spiega ancora – e mi è stato detto che ‘non era possibile’». «La settimana scorsa sono dovuta intervenire in una videochiamata dove alcuni compagni gli chiedevano di farli ridere e vedendo me sono usciti dalla chiamata. Potrei elencare altro ma a me dispiace tantissimo per questi ragazzi che si comportano cosi, perché non hanno chi gli insegna che è sbagliato e crudele fare queste cose».

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