Il tempo passa ed in casa Cosenza calcio non albergano certezze. La protesta di un gruppo di tifosi dei giorni scorsi è stata accompagnata da voci relative alla cessione del Cosenza calcio. Le ore successive, invece, sono state quelle in cui si è parlato di una trattativa saltata.
Per chiarezza: non si è mai trattato di “notizie”, ma di indiscrezioni perché, lo sappiamo, di comunicazioni ufficiali nemmeno l’ombra.
Ed allora si apre una nuova settimana, l’ennesima “decisiva”, perché ormai ogni giorno sembra essere quello buono, almeno per avere novità, ovvero conferme o smentite ufficiali. Le settimane, però, fino a questo momento, sono passate invano e nulla è cambiato.
Gli interrogativi sono sempre gli stessi: la trattativa con gli imprenditori modenesi (Vincenzo Oliva ed eventuali soci) è ancora in corso? Perché, eventualmente, non si arriva ad una conclusione? Quali sono gli ostacoli?
Gli interrogativi, però, non sono solo relativi a questa trattativa, ma sono ancora più profondi: Eugenio Guarascio ha davvero intenzione di vendere? Qual è la reale situazione della società da un punto di vista del bilancio? È stato fissato un prezzo? Esiste qualcuno realmente interessato ad investire in una società come il Cosenza, ovvero un club appena retrocesso in serie C?
Inutile dire che le risposte a queste domande, nel tempo, sono state tante, ma mai da parte dei diretti interessati e, soprattutto, mai precise e definitive, tali da spazzare via dubbi ed incertezze. Il celarsi dietro il silenzio e dietro la riservatezza delle trattative contrasta con il lecito interesse dei tifosi.
Considerando questo stato di cose, impossibile affermare senza dubbi che quella che sta per aprirsi possa essere effettivamente la settimana decisiva. Una certezza, però, esiste, probabilmente l’unica: che si sta perdendo tempo prezioso. In questo momento il Cosenza non ha effettivamente un allenatore, un direttore sportivo ed una rosa. Non esistono certezze sulla sede del ritiro e non c’è una data. L’esperienza insegna che i ritardi e la non buona organizzazione sono il preludio dei fallimenti.

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