Calabria
Sospetto caso malasanità
Muore dopo un intervento chirurgico, i figli presentano querela e chiedono la verità
I figli chiedono di indagare su un intervento d’urgenza per una presunta perforazione intestinale che non sarebbe stata riscontrata. L’uomo è deceduto l’8 ottobre scorso
CATANZARO – Secondo i figli, il padre sarebbe morto per un intervento “inutile”. Ancora un caso sospetto di malasanità in Calabria, questa volta dall’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. I figli di Guglielmo, deceduto lo scorso 8 ottobre, hanno presentato una querela alla Procura della Repubblica. Chiedono di accertare eventuali responsabilità mediche per la morte del loro congiunto. A rappresentarli è l’avvocato Francesco Pitaro.
L’intervento d’urgenza
Al centro della denuncia un intervento chirurgico d’urgenza eseguito il 23 settembre scorso, per una presunta perforazione intestinale, che – secondo quanto riferito dai familiari – non sarebbe mai stata riscontrata in sala operatoria. Dopo la TAC, i medici avrebbero comunicato ai parenti la necessità di un’operazione immediata. Al termine dell’intervento però, il medico avrebbe riferito che l’addome era libero e asciutto e che non era emersa alcuna perforazione.
Da quel momento, le condizioni dell’uomo sarebbero peggiorate. Nella querela si sottolinea che Guglielmo sarebbe rimasto nel reparto di Medicina d’Urgenza fino al 26 settembre, prima del trasferimento in Chirurgia, e che il progressivo deterioramento clinico lo avrebbe portato al decesso dopo due settimane.
I figli hanno chiesto alla Procura di acquisire la cartella clinica e tutti i documenti utili per verificare se l’intervento fosse effettivamente necessario e se vi siano state condotte di negligenza o imperizia. I familiari hanno inoltre annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile in caso di processo penale.

Social