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“Up With Down”, AIPD lancia la piattaforma per l’imprenditoria inclusiva. L’esempio di ‘Affavorì’ a Cosenza

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“Up With Down”, AIPD lancia la piattaforma per l’imprenditoria inclusiva. L’esempio di ‘Affavorì’ a Cosenza

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Up With Down Affavorì'

ROMA – In occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, arriva Up-With-Down, una piattaforma per aspiranti imprenditori con sindrome di Down. La giornata si celebra il 12 ottobre, e due importanti realtà associative italiane si fanno promotrici di iniziative di grande impatto: l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) lancia Up-With-Down, mentre CoorDown torna nelle piazze italiane con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi.

“Up-With-Down”

“Mi sembrava di non piacere per quello che ero. Nessuno mi avrebbe assunto, quindi ho deciso di aprire un’attività in proprio”. Con queste parole, Collette Divitto, giovane donna con sindrome di Down, racconta la nascita del suo biscottificio di successo. Oggi è imprenditrice, influencer e fonte d’ispirazione per un progetto che potrebbe cambiare la vita a tante altre persone come lei. È proprio dalla sua storia, insieme a quella di John Lee Cronin e della sua azienda di calzini, che prende forma “Up-With-Down”, la nuova piattaforma lanciata da AIPD per sostenere giovani con sindrome di Down che vogliono avviare una propria attività.

up whit down campagna aidp

“Non solo dire qualcosa di rivoluzionario, ma fare qualcosa di rivoluzionario”, spiega Gianfranco Salbini, presidente nazionale di AIPD. “Vogliamo incoraggiare e sostenere le persone con sindrome di Down a credere nelle proprie idee, dando loro l’opportunità di diventare imprenditori. Così facendo, vogliamo far compiere un salto in avanti – ma anche in alto – al concetto di inclusione lavorativa”.

A Cosenza l’esempio vincente di “Affavorì”

Anche nel cuore di Cosenza c’è un luogo speciale dove il gusto incontra l’inclusione: Affavorì, una trattoria accogliente e autentica, gestita da persone con sindrome di Down. Qui ogni piatto racconta una storia di passione, dignità e talento. Dal servizio in sala alla preparazione dei piatti tra cui i succulenti “maccabuoni“, lo staff lavora con professionalità e un entusiasmo contagioso, offrendo ai clienti non solo buon cibo, ma un’esperienza ricca di umanità. Affavorì non è solo un ristorante: è un progetto sociale che promuove autonomia, lavoro e integrazione, dimostrando che la diversità è un valore da mettere in tavola, ogni giorno.

maccabuoni 03

 La piattaforma business

Il nome evocativo “Up-With-Down – La piattaforma business con più geni”, sarà presentata in tre fasi:

– Dal 12 ottobre sarà attiva una Coming Soon Page su www.upwithdown.it e gli interessati potranno conoscere il progetto e registrarsi;
– Da novembre sarà online la Landing Page, con una vera e propria Call for Ideas, in cui i candidati potranno caricare i propri progetti imprenditoriali;
– Il lancio ufficiale della piattaforma completa è previsto per il 1° maggio 2026, Festa dei Lavoratori, quando sarà possibile per aziende e privati iniziare a finanziare le idee presentate.

L’obiettivo è trasformare idee in realtà, creare opportunità e nuovi posti di lavoro, ma soprattutto scardinare gli stereotipi che ancora oggi ostacolano l’inclusione vera nel mondo del lavoro.

CoorDown: “Nessuna decisione senza di noi”

Sempre il 12 ottobre, CoorDown – Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle persone con sindrome di Down, torna nelle piazze italiane con la campagna “Nessuna decisione senza di noi”. Partita lo scorso 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, la campagna continua per tutto l’anno, con un weekend di mobilitazione nazionale. Oltre 200 piazze italiane saranno animate da volontari – persone con sindrome di Down, famiglie, amici e sostenitori – impegnati nella distribuzione di un messaggio di cioccolato, realizzato con cacao equo-solidale, per sostenere progetti di autonomia e tutela dei diritti.

“L’inclusione non sarà mai possibile se il mondo continuerà ad essere disegnato da pochi per pochi”, dichiara Martina Fuga, presidente di CoorDown. “I diritti conquistati con fatica sono oggi messi in discussione. Le persone con sindrome di Down e le loro famiglie non vogliono solo difendere i passi avanti già fatti, ma chiedono un cambiamento culturale vero, che parta dalle istituzioni”.

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