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Stoccaggio rifiuti a Vaglio Lise? Cosenza insorge contro Scopelliti

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Stoccaggio rifiuti a Vaglio Lise? Cosenza insorge contro Scopelliti

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COSENZA – E’ stata presentata stamattina al sindaco Occhiuto, a firma dei consiglieri comunali Sergio Nucci e Francesco De Cicco, una interrogazione a risposta scritta sul centro di stoccaggio dei rifiuti da realizzare, tramite ordinanza, sull’area ex mercatale di Vaglio Lise.

I consiglieri, nell’interrogazione, esprimono forte preoccupazione sulla decisione di individuare nella zona di via Popilia, su un tessuto già fortemente penalizzato e degradato, un’area di stoccaggio che non avrebbe alcun beneficio per l’intero quartiere, ma rappresenterebbe l’ennesima beffa ai danni di una comunità da sempre bistrattata ed abbandonata. E quel che è peggio é che l’area in questione sorgerebbe a ridosso della comunità ROM ivi presente e senza alcun impegno circa l’effettivo controllo da parte delle autorità preposte sulle attività poste in essere all’ interno dell’area. I consiglieri auspicano che l’amministrazione fornisca alla popolazione tutte le rassicurazioni del caso e l’impegno a coinvolgere nelle operazioni di vigilanza e controllo, una volta partito lo stoccaggio, il Nucleo Operativo Ecologico – NOE dell’Arma dei Carabinieri.

  

“Che questa fase non sia più sostenibile è sotto gli occhi di tutti, le strade di Cosenza inondate di cumuli di rifiuti sono la denuncia evidente della situazione che periodicamente si vive nella nostra città nonostante il buon avvio della raccolta differenziata e gli sforzi in materia da parte dell’esecutivo. Devono infatti essere chiare ai cittadini le responsabilità da attribuire a simili risultati, responsabilità che non appartengono certo all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali Massimo Bozzo, Pierluigi Caputo, Francesco Caruso, Massimo Commodaro, Lino Di Nardo, Fabio Falcone, Luca Gervasi, Claudio Nigro, Franco Perri, Roberto Sacco, Carmelo Salerno, Francesco Spadafora, Pino Spadafora e Michelangelo Spataro e Ruffolo che tengono a porre in evidenza le cause di quella che è diventata una emergenza continua a cui non bisogna abituarsi, reagendo con sdegno. “Sono ormai 21 giorni consecutivi – aggiungono i Consiglieri – che il gestore della raccolta non può occuparsi della pulizia delle vie urbane in quanto la Regione Calabria, che per legge ha il compito e l’onere di individuare i siti dove andare a conferire i rifiuti, non dà comunicazioni al riguardo. Nemmeno nel periodo scellerato del Commissariamento siamo arrivati a tanto. Non è più ammissibile lasciare in un totale stato di abbandono i Sindaci e le Amministrazioni. Per questo motivo – concludono – sollecitiamo l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano a fornire risposte concrete. Quando, come in questo caso, si blocca l’impianto di Pianopoli, che rappresenta l’unica discarica presente sul territorio regionale, è necessario dare delle alternative immediate scongiurando il contesto catastrofico e a rischio igienico-sanitario a cui stiamo assistendo, purtroppo impotenti”.  

  

E anche lo sdegno dei sindacati non tarda a farsi sentire. “Non basta metterci una pezza, autorizzando gli impianti privati in esercizio, ne si può continuare solo con la realizzazione di nuove discariche di supporto agli impianti di trattamento dei rifiuti”. A dirlo è il Segretario della UIL Calabria, Roberto Castagna, che invita il Presidente della Giunta Regionale Scopelliti ad impegnarsi nell’affrontare e risolvere un problema che altrimenti rischia di fare sprofondare la Calabria. “L’area cosentina deve dotarsi di un adeguato impianto di smaltimento ed accelerare sul versante della raccolta differenziata. Bisogna avviare un progetto credibile che affronti radicalmente la questione. E’ veramente indecoroso il modo in cui versa la Calabria. Milioni di euro spesi senza produrre nulla! I calabresi hanno tutto il diritto di chiedere il conto ad una classe politica che per anni ha dormito sulla questione e ad un Governo regionale incapace di affrontare il problema. Bisogna finirla con lo scarico di responsabilità. Un problema del genere non può essere affrontato con il solo uso delle discariche ma va programmato e realizzato un piano di smaltimento e di utilizzo della risorsa rifiuti. Nei paesi avanzati i rifiuti sono una ricchezza che produce risorse e lavoro, da noi sono un dramma e una sfortuna da scongiurare. A Scopelliti l’invito ad attivare un immediato tavolo di confronto istituzionale e sociale al fine di assumere precisi impegni e stabilire condizioni per uscire da una situazione che non solo rischia di far saltare le condizioni minime di vivibilità quanto di innescare processi speculativi e ulteriore spreco di danaro pubblico”.

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