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Valanga Hotel Rigopiano: trovate e salvate 10 persone, segnali da altri. Tobia Foresta è il cosentino disperso

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Valanga Hotel Rigopiano: trovate e salvate 10 persone, segnali da altri. Tobia Foresta è il cosentino disperso

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Sono 10 le persone trovate vive e messe in salvo dopo 43 ore nell’Hotel Rigopiano travolto dalla valanga, ma segnali di vita arriverebbero da altre persone. Erano sotto un solaio nel locale cucina vicino al bar. Si continua a scavare alla ricerca degli altri dispersi. Tra questi Tobia Foresta 60 anni di Cosenza ma residente a Pescara

 

Farindola (PE) – Si chiama Tobia Foresta il cosentino disperso e rimasto intrappolato da una gigantesca valanga (con un fronte di quasi 300 metri), staccatasi da un costone di roccia sul versante pescarese del Gran Sasso, a seguito delle ultime scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia e che si è abbattuta due giorni fa sull’Hotel Rigopiano a Farindola, un resort con Spa a 4 stelle, situato ai piedi del Gran Sasso in Abruzzo. Una struttura rinomata e molto conosciuta in zona, situata lontana dal centro abitato, la cui caratteristica era proprio l’isolamento, visto che chi sceglieva quell’albergo non lo faceva per andare a sciare ma solitamente per cercare riposo, relax e benessere. L’Hotel, utilizzato anche per convegni e congressi, era dotato di molti confort. Tra questi un centro benessere con piscina all’aperto riscaldata ed una al chiuso, sauna, palestra e vasche idromassaggio con vista panoramica. Foresta 60 anni, dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, era nato a Cosenza ma si era trasferito da tantissimi anni in Abruzzo dove viveva e lavorava. Il suo nome, fornito dalla questura, era inserito nell’elenco degli ospiti presenti nella struttura alberghiera.

VIDEO Prima il bimbo, poi sua mamma estratti vivi dai Vigli del Fuoco dopo 43 ore.


 

Sono 10 persone già in salvo, altre in vita sotto la valanga. Si lavora per raggiungerli 

Nel frattempo a distanza di due giorni dalla sciagura sono state trovate in vita 10 persone, tutte già in salvo, mentre da altri  arriverebbero segnali di vita. Hanno resistito a freddo e paura per 43 ore, protetti da un solaio nella zona dove c’erano il bar e la sala biliardo accendendo un fuoco per riscaldarsi e proteggersi dalle temperature sotto zero degli ultimi giorni. Delle persone tratte in salvo si conoscono identità della moglie di Giampiero Parete, il superstite della slavina che per primo ha lanciato l’allarme e di suo figlio, mentre l’altra figlia sarebbe ancora sotto le macerie.

Altre tre superstiti sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli e il loro bambino di 7 anni. Una squadra di vigili del fuoco ha scavato nella neve e nel ghiaccio per più di due metri prima di riuscire ad aprirsi un varco nel solaio sotto al quale avevano trovato rifugio due dei sei superstiti tratti in salvo.

Altre persone sono state individuate vive, si tratterebbe di due donne e due bambini.Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano, i soccorritori sono entrati in contatto e stanno parlando con altre tre persone: si tratta di una donna di due bambini. Cerano di raggiungerli tra enormi difficoltà e con il rischio di crolli. Si riaccende quindi la speranza dei familiari dopo la drammatica giornata di ieri, in cui si è scavato senza sosta nell’ammasso gigantesco di neve e detriti senza trovare superstiti. In una corsa contro il tempo si continuerà a scavare alla ricerca di altri dispersi, mentre sono 4 per ora i cadaveri recuperati.

Elicottero VVF

La situazione viene riassunta dal responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. Luca Cari. “Sono in tutto 10 le persone individuate e vive sotto le macerie dell’hotel Rigopiano“.A d aiutare i soccorritori nelle ricerche c’è un manutentore dell’albergo, Fabio Salzetta, anche lui sopravvissuto. Sta indirizzando i vigili del fuoco nelle aree dell’hotel dove si trovavano i clienti prima della slavina, per accelerare le operazioni di soccorso. E nella ricerca di eventuali superstiti sono impegnate anche unita’ specializzate del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata della Guardia di finanza: in campo sofisticate strumentazioni tecnico-investigative in grado di localizzare i telefoni cellulari dei dispersi con un elevato livello di precisione.

Hotel Rigopiano

 

L’Hotel Rigopiano nel 2008 era stato al centro di un’inchiesta della procura di Pescara con l’ipotesi di alcuni abusi edilizi nel corso della sua ristrutturazione, che aveva visto amministratori locali alla sbarra assieme agli ex proprietari. L’ipotesi dell’accusa era che in cambio di favori, sette imputati avessero agevolato una sanatoria per consentire all’albergo di superare problemi con l’occupazione di suolo pubblico necessaria per ampliarsi. Il processo si è concluso un’assoluzione perchè “il fatto non sussiste”, ma in ogni caso i fatti erano già andati prescritti.

Hotel Rigopiano2

 

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