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Vaglio Lise: le Ferrovie non vogliono i rom sfollati. Occhiuto abbandona riunione: ‘Razzisti’
COSENZA – Ferrovie dello Stato ha fatto sì che Vaglio Lise vegetasse nel degrado per oltre vent’anni. Ora l’ente pretende di allontanare i rom che temporaneamente sono stati trasferiti nella struttura della stazione a seguito del grave incendio che ha devastato il campo nomadi.
Bagarre a Roma nel corso dell’incontro tra il sindaco Occhiuto e la Rete ferroviaria italiana in cui si sarebbe dovuto discutere sulla valorizzazione della stazione di Vaglio Lise. Il primo cittadino di Cosenza ha abbandonato la riunione indignato per le frasi ingiuriose e razziste con le quali sono stati appellati i rom bruzi da uno dei dirigenti presenti. Uno spiacevole episodio che vede come protagonisti i funzionari di Sistemi urbani organi sociali di Ferrovie dello Stato italiane, e Giuseppe Cataldo di Rfi il quale avrebbe offeso, gratuitamente, i nomadi attualmente ospitati nell’ex Ferro Hotel abbandonato all’interno della stazione da quindici anni. Sono circa trecento le persone sfollate dopo il grave incendio del 3 Giugno che ha distrutto 90 baracche su 180 complessive. “Ci sono cinquanta bambini che vivono lì. Non è accettabile nessuna forma di razzismo nei confronti di queste persone – ha affermato il sindaco Occhiuto infuriato – per questo sono andato via. Credevo dovessimo parlare della bonifica dell’area che verte in stato di degrado da anni, invece l’interesse delle Ferrovie è solo quello di sopprimere treni e allontanare i rom che, peraltro, devo dire si stanno comportando benissimo. Da quando ci sono loro l’area essendo più frequentata è decisamente più sicura. Sono persone in difficoltà, scampata ad un grave incendio che vanno tutelate. Non si può offendere la dignità dell’uomo sventolando diritti di proprietà”.
Fra i progetti del Sindaco destinati al recupero di vaglio Lise, fra l’altro a spese del Comune, pure il trasferimento del comando della Polizia municipale. Progetto ancora in stand by per il mancato calcolo della locazione da parte di Ferrovie dello Stato. Già nel 2011 il primo cittadino della città dei bruzi aveva scritto ai responsabili della Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia denunciando ciò che avviene nella stazione cosentina: “ritardi assurdi e non giustificati, mancato rispetto agli orari programmati; frequenti e improvvise soppressioni dei treni; blocco dei convogli nella galleria Santomarco, con l’impossibilità di utilizzare le coincidenze in arrivo e in partenza da Paola, vanificando il servizio dei treni veloci; scarsa pulizia e qualità dei vettori utilizzati; chiusura irragionevole delle biglietterie; perenni guasti alle obliteratrici; scale mobili “immobili” da anni; scarsissima utilizzazione del 1° binario, nonostante sia l’unico raggiungibile senza utilizzare le scale e, quindi, il più comodo per i viaggiatori e per i diversamente abili; fermo perenne degli ascensori; scarso decoro e inesistente manutenzione della struttura, che presenta evidenti e preoccupanti segni di degrado; insufficiente pulizia dei servizi igienici; inadeguata illuminazione degli spazi; impraticabilità degli accessi e dei locali sottostanti la stazione stessa, con conseguenti problemi di sicurezza e di igiene per chi vi accede”. Occhiuto ha dichiarato che informerà del grave episodio consumatosi stamane anche l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Spa, Mauro Moretti, e per conoscenza anche il presidente dell’Anci Piero Fassino.



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