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Popoli in viaggio da terre dell’abbandono a terre della speranza: al via la Biennale d’Arte Fotografica

Cultura & Spettacolo

Popoli in viaggio da terre dell’abbandono a terre della speranza: al via la Biennale d’Arte Fotografica

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Biennale Migranti

Settima edizione della Biennale Internazionale d’Arte Fotografica “Riviera dei Cedri”. Inaugurazione sabato 15 luglio alle 21.00, presso il Palazzo delle Esposizioni a Praia a Mare.

 

PRAIA A MARE (CS) – L’arte, nelle sue forme più distinte, ovvero linguaggi espressivi ed esponenti di nazionalità differenti; diventa il mezzo per raccontare quasi come in una cronaca ciò che più di ogni altro fenomeno sta cambiando la nostra storia attuale: le migrazioni, protagoniste della settima edizione della Biennale Internazionale d’Arte Fotografica “Riviera dei Cedri”. Valicare nuovi mondi, aprirsi a nuove idee, muoversi tra orizzonti diversi, avviare un cambiamento. La biennale di quest’anno nasce da questo sentimento, il progetto di una nuova società, di una visione: riannodare il filo della solidarietà, tendere le mani ad una speranza, aprirsi a un nuovo sogno.

LOCANDINA BIENNALE 2017L’intento è quello di destare le coscienze, di accompagnarle nella comprensione di eventi ormai quotidiani che erroneamente vengono definiti “fenomeno”. La migrazione non è più un fenomeno, è una costante del nostro tempo che va accettata, compresa, resa umana. Il senso di identità e di inclusione, il bisogno di futuro e intelligenza si combina in un gioco alchemico in cui prevale la ricerca, l’equilibrio, l’intelligenza attraverso connessioni diverse, ricordi di un passato recente e di prospettive lunghe. L’edizione 2017 chiude il tema dedicato al nomadismo, tema attualissimo e sviluppato da “L’uomo nomade” (ed. 2015), riproposto da “Senza frontiere” (ed. 2016) e riverberato da “Il filo della speranza”.

Il tema della barriera, del confine e delle migrazioni, in quel moto antico e alternato dello stare e dell’andare, infondo segue l’intera storia del Mediterraneo. Una riflessione sulla migrazione, attività sempre esistita che ha caratterizzato e accompagnato la civiltà dell’uomo e le grandi trasformazioni, un fenomeno ciclico che genera cambiamenti e rigenera un modo di porsi rispetto all’accoglienza, ma anche una considerazione sul mondo globalizzato, sulla quintessenza del cambiamento. Un racconto di speranze che hanno animato se non ispirato spostamenti, di illusioni, di solidarietà, di storie personali intrecciate a quelle collettive e che trovano nella fotografia un mezzo per documentare e veicolare conoscenze. E’ un viaggio interiore alla scoperta del senso di appartenenza, dove le mete non sono solo il luogo geografico ma i luoghi del sentimento, del cuore,  della rinascita, di memorie, degli incontri tra culture.

Il racconto di popoli in viaggio da terre dell’abbandono a terre della speranza, tra passato recente e nuovi nomadismi,  un racconto di resistenze, di diritti negati, di percorsi emozionali, di diaspore, di tolleranze. Dedicata a tutti i fuggitivi della terra, passati e presenti, agli spostamenti a qualsiasi latitudine riferiti. Dedicata a tutti i poeti transumanti e ai nuovi migrantes alla ricerca di un futuro in un viaggio senza fine. Nella leggerezza e nella forza dell’arte fotografica, sarà possibile scorgere tutto ciò. L’arte ricostruisce approdi e svela identità nascoste, ritrae gli invisibili e le barriere che inutilmente li estraniano. Un’umanità invisibile perché le identità si perdono, si confondono nell’emergenza dei flutti e degli sbarchi, ma riaffiorano attraverso le fotografie di chi, con il proprio occhio, riesce a scattare l’invisibile e renderlo visibile.

Tutto questo sarà la Biennale Internazionale d’Arte Fotografica “Riviera dei Cedri”, direttore Piero Di Giuseppe; direzione artistica: Atelier du faux semblant; che verrà inaugurata il prossimo sabato, 15 luglio alle 21.00, presso il Palazzo delle Esposizioni (via Leonardo Da Vinci) a Praia a Mare. La mostra resterà aperta fino al 16 settembre 2017. A partecipare con i loro Fotoreportage, tantissimi artisti. Due fotografi cosentini: Fabrizio Liuzzi, con “Migrant Hotel” e Antonio Armentano, con “Confini di Mare”.

Ecco tutti i partecipanti alla Biennale:

Shenwari Ali Mohammmad-Zerabshah che raccontano il loro viaggio dall’Afghanistan all’Italia; Vincenzo Tosini fotografo parmense “Rotaie” racconta 2 viaggi a Dhaka; Gaetano Gianzi direttore di Corigliano Fotografia “Migrantes, porto di Corigliano  Calabro”; Antonio Armentano “Confini di mare”; Fabrizio Liuzzi “Migrant hotel”; Francesco Malavolta “Migrants”; Giuseppe Torcasio “Made in PRC”; Stefano Pizzetti Italian/american: immagini di inclusione dei nostri emigrati”; Pino Bertelli Etiopia; Stefano Milazzo: “Vendemmia Veritas”; Mona Zahedi persiana; Tuhin Uddin Milon dal Bangladesh; Maniglia Romano che racconta le notti dei migranti nella ex Jugoslavia; Tonino Sica “Gente in viaggio”.

Siamo riusciti ad incontrare il fotografo Fabrizio Liuzzi, che ci ha spiegato brevemente il suo progetto:

“Migrant Hotel” racconta alcune realtà dell’accoglienza in Calabria. Le immagini, prese durante le visite che gli Attivisti della Campagna Nazionale LasciateCIEntrare svolgono su tutto il territorio nazionale, fanno parte di un progetto più ampio, nato dalla volontà personale di conoscere e documentare le condizioni precarie in cui i migranti, in alcune realtà, sono costretti a vivere, uomini, donne e bambini che cercano un futuro lontano da guerre, persecuzioni e povertà. E rischiano quello che hanno: la loro vita. L’integrazione del migrante influisce perciò sull’andamento della vita sociale della comunità che lo ospita. Le immagini in “Migrant Hotel” diventano strumento di conoscenza di una realtà cruda e drammatica e si fanno testimonianza di un racconto che esplora punti di vista differenti da quelli consueti. Il Reportage non vuole per forza essere una denuncia sociale, sarà l’osservatore a trarre le sue conclusioni. A me interessa riportare quello che vedo, per questo motivo scatto.”

Uno degli scatti di Fabrizio Liuzzi

Uno degli scatti di Fabrizio Liuzzi

 

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