Aveva un infarto intestinale in corso, ma non l’operarono. Quattro medici indagati

COSENZA – A perdere la vita fu la madre di un giudice del Tribunale di Cosenza.

La donna arrivò in pronto soccorso con forti dolori addominali, nausea e diarrea con sangue. Per tre lunghe ore fu trattenuta in Pronto Soccorso prima di essere ricoverata, nel reparto ‘Valentini’, dove morì dopo poco tempo. I suoi congiunti decisero quindi di fare chiarezza sul decesso denunciando l’episodio alle autorità giudiziarie. Ieri, al termine delle indagini preliminari, il pm di Salerno, dove l’inchiesta è stata trasferita per incompatibilità con il foro cosentino dove opera il magistrato figlio della paziente, ha iscritto nel registro degli indagati quattro medici cosentini: F. D. di 42 anni, E. D. 38 anni, V. V. 46 anni e D. A. 55enne. I sanitari sono accusati di inerzia terapeutica e assistenziale, omessa indicazione di intervento chirurgico, errore in consulenza chirurgica, ritardo nell’esecuzione della diagnostica strumentale, errore nella diagnosi radiologica, inerzia nella terapia antibiotica ed omessa diagnosi iniziale. Insomma, pare che dall’arrivo all’Annunziata l’anziana fu vittima di presunte superficialità che ne causarono la morte per setticemia. Ad individuare le precise responsabilità del medico di turno in pronto soccorso, dei due chirurghi e del radiologo in servizio il 9 Agosto 2013 sarà la magistratura.