Area Urbana
L’esito della perizia su Bergamini: “morto per asfissia meccanica”
Donata Bergamini, la gemella del calciatore rossoblu morto nel novembre dell’89, pubblica sulla sua pagina Facebook la parte più importante dell’esito della perizia.
COSENZA – Una risposta dopo oltre 28 anni è arrivata ed è la stessa che, prima tra tutti, Donata Bergamini, sapeva già. Denis non è morto sotto un camion, Denis non è si suicidato, Denis è stato ucciso. In un post su Facebook la sorella di Bergamini pubblica la parte ‘fondamentale’ dell’esito della super perizia disposta sul corpo del fratello e depositata nei giorni scorsi.
“L’exitus del sig. Donato Bergamini è attribuibile, con elevato grado di probabilità, alle lesioni da scoppio causate dallo schiacciamento addomino-perineale con conseguente eviscerazione degli organi e rottura di vaso arterioso, a sinistra, in soggetto in Liminae Vitae già morto per asfissia meccanica”. Dunque anche questo passaggio lascia pochi dubbi, anzi li azzera. Denis certamente non voleva morire, e questo è emerso anche dalla trasmissione di Quarto Grado con la lettera di una ragazza che raccontò di essere lei, la vera fidanzata di Denis, che le aveva raccontato, due giorni prima della sua morte, di avere ‘paura’. Una paura che si è materializzata con la sua morte.
Intanto tra una settimana, mercoledì prossimo, in Tribunale a Castrovillari si terrà un dibattimento dei periti in aula incentrato proprio sulla perizia e al termine dell’incidente probatorio, i magistrati della procura di Castrovillari potrebbero determinare la svolta sul ruolo delle persone coinvolte nell’omicidio di Denis che sarebbe stato soffocato e probabilmente da due persone.



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