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Intervista a Carmelina Ignoto – Forza Nuova: “penserei subito ai giovani disoccupati” (AUDIO)
L’architetto e insegnante Carmelina Ignoto è candidata alla Camera dei Deputati per Forza Nuova nel collegio uninominale 3 Cosenza
COSENZA – “Sin da ragazzina mi sono sempre interessata alla politica. Sono stata rappresentante di classe al Liceo Artistico e insieme ai miei compagni per migliorare le condizioni della nostra scuola e della nostra città abbiamo sempre lottato. Non è stata una scelta improvvisata quella di entrare in Forza Nuova, ma il mio carattere è sempre stato combattivo”. Inizia così l’intervista a Carmelina Ignoto per Quicosenza.it, candidata alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Cosenza che alla domanda “cosa farebbe subito se entrasse in Parlamento?” ha risposto: “sarebbe pensare alla Calabria. Ai calabresi e ai giovani disoccupati”.
Poi un lungo focus sulla città: “Qualcuno dice ‘non la cambi tu Cosenza o la Calabria’ ciò non significa che Carmen Ignoto debba stare con la testa sotto la sabbia e accettare tutto così com’è perché ci sono tante cose che a me, come alla maggior parte dei cittadini, non stanno bene. Non è una questione di partito, di destra o di sinistra. Ormai queste ideologie si sono un po’ perse. In passato c’erano dei politici seri che badavano non solo al proprio portafoglio, ma anche al bene del Paese. Ora le cose sono cambiate. Vediamo un’Italia in declino sotto tutti gli aspetti. Guardiamo all’istruzione. Non era mai successo che una maestra venisse picchiata prima dall’alunno e poi dai genitori. Oggi accade questo. Io nelle classi in cui insegno, quando non lavoro da architetto, ho dai 25 ai 30 alunni e so che non è facili gestirli. Mi occupo anche di pittura e di progetti artistici con Proiezione Calabria organizzando esposizioni all’aperto, in musei o gallerie. In più collaboro con il Ministero dei Beni Culturali e con i carabinieri del nucleo tutela Patrimonio Culturale in qualità di perito”.
“Rivitalizzare il centro storico di Cosenza iniziando dalle botteghe”
“La prima volta che mi sono candidata l’ho fatto a sostegno di Salvatore Pichierri in lizza per la carica di sindaco al Comune di Cosenza. La seconda volta con Mario Occhiuto alle scorse elezioni amministrative. Ed ora con Forza Nuova. Il mio scopo principale è quello di rivitalizzare e promuovere il turismo e il nostro centro storico che, come ha detto Vittorio Sgarbi, è il più bello d’Italia. Quando ancora nessuno lo conosceva ricevetti da lui all’età di 19 anni un premio a Scilla per una mia opera in una mostra collettiva. Fui la prima cosentina ad avere una critica artistica da Sgarbi. Sono ormai passati quasi 30 anni, nel frattempo mi sono laureata in Architettura, ho frequentato diversi master sul restauro della pietra, del legno e la conservazione dei beni culturali. Mi piacerebbe lanciare le scuole dei mestieri a Cosenza Vecchia, dove sono state aperte quattro botteghe che poi hanno chiuso”.
“Dovrebbero inaugurarle tutte contemporaneamente – spiega Carmelina Ignoto – e il cosentino deve sapere che esistono in modo da poter andare a fare spese nel centro storico. Botteghe in cui d’inverno si apprende la tecnica e con la bella stagione, quando arrivano i bus con i turisti, si propone la propria arte e si ha un ritorno economico vendendo le opere. Qualche esempio. Con la lavorazione del cuoio si possono fare cinture, portafogli, portachiavi che i visitatori potrebbero comprare volentieri. Ciò vale anche per la pittura. Si possono vendere tele grandi o piccole, piattini di terracotta preparati dagli alunni che lavorano con il tornio che vengono poi dipinti. Perché a Matera sono riusciti a lanciare questo business e a Cosenza non ci si prova? Penso che si sia perso proprio lo spirito di voler investire sul centro storico. Sono stata alla processione della Madonna del Pilerio e ho visto una folta partecipazione appassionata dei residenti. La stessa passione servirebbe per progettare ad arte un centro storico dedito all’artigianato. Da architetto non sono mai stata agevolata dal sindaco Mario Occhiuto, in quanto ‘collega’. Ho sempre accompagnato i miei progetti da statuti, timbri, firme e documenti ufficiali collaborando, anche gratuitamente, sia con Comuni amministrati dalla destra sia con Comuni amministrati dalla sinistra. Ho buoni rapporti con i sindaci, con gli assessori alle attività produttive, turismo e cultura perché sono le figure rappresentative del mio settore di competenza”.
ASCOLTA L’INTERVISTA integrale alla candidata Carmelina Ignoto
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Immigrazione: “è colpevole chi li fa entrare senza controllo”
“Ho alunni extracomunitari che mi seguono e vogliono studiare. E’ normale però che sono contraria agli extracomunitari che vengono in Italia a fare violenza. Lo abbiamo sentito continuamente su tutti i telegiornali e anche sui social con la vicenda di Pamela. Una storia in cui è colpevole chi ha voluto far entrare gli immigrati da noi senza fare i giusti controlli. Penso sia necessario monitorare i centri sociali, i moli durante gli sbarchi, in modo che gli extracomunitari che delinquono e che hanno commesso reati nei propri paesi non vengano a farlo in Italia. Per questo motivo serve più controllo della polizia, della finanza, dei carabinieri. Anche i magistrati e i giudici devono essere più rigidi. Cambiare il sistema è la filosofia di Forza Nuova. Ciò significa che se ci sono delle figure istituzionali corrotte devono andare a casa subito perché non se ne può più”.
“La sanità in Calabria è un disastro”
“La sanità in Calabria è un disastro. Non so chi sarà il nuovo governatore della Regione e se riuscirà a porre rimedio a questo sistema. Non possiamo dire che chi ha fatto il corso di OSS o di infermiere non sia qualificato. E’ logico che siano preparati, sono persone che hanno studiato, molti trovano lavoro nelle cliniche o negli ospedali al nord. Quelli che restano in Calabria, da quello che ho potuto vedere, sono allo stesso modo professionali. Così come lo sono i nostri chirurghi, i nostri dottori. Hanno una pazienza incredibile. Lasciamo stare quei due/tre casi di professionisti con la puzza sotto il naso, esistono è innegabile. Nei Pronto Soccorso, da volontaria della Croce Rossa, ho potuto vedere che chi si sente male è spesso accompagnato da quattro o cinque parenti che moltiplicati per tutti gli accessi creano caos. Poi ci sono delle situazioni in cui non hanno alcool o cotone per medicare le ferite, queste non sono mancanze dei dottori, ma dei figli di quel sistema che ottenuto il posto di lavoro non si preoccupano più di nulla tanto lo stipendio a fine mese gli arriva comunque. Sia in Calabria sia al nord, lo vedo dai cognomi, tanti operatori sanitari sono parenti di mafiosi. Però lo status sociale non conta, se una persona è cresciuta in un ambiente malsano può sempre migliorare. Basta volerlo”.
“Il mio progetto della Scuola dei Mestieri”
La scuola dei mestieri la vorrei aprire soprattutto per quei giovani che non hanno la possibilità, o la voglia, di andare all’università. L’idea è di creare scuole professionali fondate su arte e artigianato dedicate ai maggiorenni che hanno lo spirito, la passione e l’estro di imparare, godendo anche di finanziamenti, e guadagnare denaro con il nuovo mestiere. Per far lavorare i quarantenni e i cinquantenni purtroppo nessuno investe in Calabria creando aziende e fabbriche. Non sono dei falliti, non bisogna mai chiamarli così perché è la politica che abbiamo a renderli falliti. Loro potrebbero essere utili in un secondo momento insieme ai giovani perché se una ragazzina non riesce ad utilizzare un macchinario per tagliare del legno l’uomo adulto può aiutarla. Sono per i giovani perché vedo che sono allo sbando. Se la scuola dei mestieri potesse essere fondata nel centro storico di Cosenza. Anche scolpire una pietra di tufo, a Cerisano ne esistono più cave, potrebbe essere un ritorno al passato visto che Cosenza Vecchia è stata edificata usando questo prezioso minerale. Si potrebbero fare statuette che rappresentano il rosone del Duomo con su la scritta Cosenza, oppure riprodurre in scultura il Duomo stesso. Queste possono essere vendute a 10/15 euro. Se in una mattinata dieci turisti ne comprano quattro, raddoppiando le cifre per i pullman che arrivano nel centro storico (solitamente hanno circa cinquanta posti a sedere) e i giorni del week end si possono fare un po’ di soldi. Una parte di questi si può dare al Comune che ha sovvenzionato le scuole. E’ normale che le cose crescano e non ci si ferma solo al turista. Se un artista riesce a fare delle bomboniere si apre un altro business che si può unire a quello del turismo perché si possono vendere da dare ad esempio ai matrimoni dei piattini raffiguranti la città di Cosenza da appendere ai muri che fungerebbero anche da pubblicità. Personalmente riesco a dipingere delle cose che rivendo poi in Canada dove ho dei parenti che attraverso il passaparola aiutano a distribuire le mie opere. Come riesco io a vendere anche bomboniere Oltreoceano potrebbero riuscirci anche gli altri di altre associazioni. Perché io non penso solo a Proiezione Calabria, ma anche a tutte le associazioni di Cosenza e della Calabria. Al fine di continuare questo percorso ho mandato un progetto artistico a delle regioni del Nord Italia e prossimamente fonderò Proiezione Veneto, Proiezione Liguria e Proiezione Lombardia. Mi stanno chiamando anche dal Trentino Alto Adige però lì bisogna vedere ancora come deve funzionare lo statuto. Basta immaginare venti artisti di una determinata città, dove faremo le sedi, e questi poi lavorano”.
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