Cosenza
Gridiamo contro Salvini e lasciamo morire per strada un uomo, solo perchè è nero
Un malore improvviso, le forze venute meno e un uomo di colore si accascia a terra tra l’indifferenza della gente che gli passa accanto senza aiutarlo
COSENZA – “Era riverso a terra, rannicchiato nel suo abbigliamento umile, una giacca, un pantalone, in una accozzaglia di colori che sicuramente per lui sarà stato il migliore abito mai indossato. Stava lì, immobile, con la faccia sul marciapiede e quella mano distesa, accanto ad una bicicletta piccola, per bambini. A capire che fosse un uomo di colore è stato grazie alla sua mano, al colore della sua pelle, l’unica parte del corpo non coperta da abiti. C’era anche un borsello, aperto, dove tutto, all’interno, era in ordine. Mancava una manciata di minuti alle 10 del mattino e, in via Consalvo Aragona, la strada parallela alla famosa autostazione di Cosenza, capolinea dei pullman cittadini e di provincia, i pochi negozi esistenti erano già aperti. Non solo, tutti i ragazzi erano già entrati a scuola, l’istituto Alberghiero poco distante dal posto in cui giaceva inerme il corpo di quest’uomo. Sicuramente non era passato inosservato, considerato che era posizionato quasi a ciglio strada”. A raccontare l’accaduto le persone che hanno visto l’uomo a terra ed hanno chiamato i soccorsi.
“Stavo ultimando alcune faccende casalinghe quando mia sorella, da qualche minuto uscita di casa, mi chiama sul cellulare: “C’è un uomo a terra, sembra svenuto. Affacciati dal balcone è sotto casa nostra”. Poteva essere svenuto perchè ubriaco, come se ne vedono tanti, ma anche perchè colpito da malore. Ho chiamato il 113 ed ho chiesto di allertare il 118. Non sapevo se fosse vivo o morto. Sette minuti ha impiegato l’ambulanza per arrivare. Ma in quei sette minuti ho assistito all’indifferenza della gente. Automobilisti che rallentavano incuriositi, osservavano e poi andavano via; uomini e donne che a piedi transitavano velocemente guardando questo corpo disteso sul marciapiede senza battere ciglio”.
“Eppure si vedeva chiaramente che non era un barbone; si vedeva chiaramente che non aveva bottiglie con se. Addirittura una donna ha percorso la strada per ben due volte, ma era come se quel corpo, quell’uomo, non esistessero. Certo, se avesse avuto un Rolex al polso, una cravatta ed un abito sartoriale sicuramente si sarebbero fermati in centinaia a prestare soccorso, solo per il gusto di dire “l’ho aiutato io”. Purtroppo per tutti era solo un uomo di colore, nella sua giacca sgualcita, il maglioncino, un cappellino ed una bicicletta piccola, rosa….
Arrivano i sanitari, la sirena probabilmente desta l’uomo ancora a terra che inizia a muoversi. L’ambulanza arriva in fondo alla via poi torna indietro e si ferma davanti al malcapitato. “Cosa ti senti?” “Parli italiano?” “Capisci quello che ti dico?”
In realtà lui capiva benissimo. Quest’uomo aveva accusato un malore e si era accasciato sul marciapiede, dove le forze lo avevano abbandonato lasciandolo in un torpore. Aveva perso l’autobus per ritornare alla casa famiglia dove l’attendeva la moglie e il figlio. Ed aveva trascorso molte ore al freddo in attesa di riprendere il pullman. Il medico e l’infermiere lo hanno fatto accomodare in ambulanza per visitarlo. Era debole, aveva bisogno di mangiare. Io e mia sorella abbiamo pensato di dargli un pacco di biscotti che non ha potuto mangiare perchè affetto da diabete. “Ho il diabete, posso portarli a mio figlio?”. E così gli abbiamo dato da mangiare fette biscottate e una bottiglia di acqua e i biscotti per il figlio”. I bravi e professionali sanitari lo hanno rimesso in piedi. E lui con in mano la bicicletta e il suo borsello si è recato a prendere il pullman per tornare dalla sua famiglia.
La domanda è: gridiamo contro Salvini e ci spacciamo per buon samaritani? andiamo in chiesa a batterci il petto chiedendo perdono a Dio ma dimentichiamo cosa significa la carità verso il prossimo. Oggi l’insensibilità dimostrata da decine di persone che attraversavano la strada e decine di automobilisti in transito è stata spaventosa….solo perchè a terra c’era il corpo di un uomo di colore. Certo, loro sono cattivi, vengono in Italia ad uccidere, a rubare, a fare del male. E gli italiani? Sono buoni? Quanti uccidono, rubano, rapinano, spacciano droga. Ci sono stranieri buoni e cattivi e italiani buoni e cattivi. Ma forse oggi la vera cattiveria l’abbiamo dimostrata noi, facendo finta di non vedere un uomo che, nella sua umiltà, era molto più dignitoso di quanti sfoderano orologi, telefonini e automobili di lusso e dentro hanno il marcio”.
Per ripulire il mondo non c’è bisogno di gridare contro Salvini che blocca gli sbarchi, sarebbe meglio dare una pacca sulle spalle a chi abbiamo accanto ricordandogli di essere un bravo cristiano e di aiutare il prossimo.



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