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Freddato davanti al figlio di 6 anni, arrestato l’autore dell’omicidio Polito

Calabria

Freddato davanti al figlio di 6 anni, arrestato l’autore dell’omicidio Polito

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I carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia, hanno arrestato questa mattina l’autore materiale dell’omicidio di Carmelo Polito, ucciso mentre era insieme al figlioletto di 6 anni miracolosamente illeso

 

VIBO VALENTIA – Dopo 8 anni dal delitto i carabinieri di Vibo, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, dai Sostituti Procuratori, Dott. Andrea Mancuso della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e Ciro Luca Lotoro della Procura di Vibo, hanno arrestato Francesco Pannace, 32 anni, ritenuto l’autore materiale del delitto, immortalato dalle telecamere di sorveglianza installate in una vicina officina meccanica. Grazie al girato, i militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Vibo hanno ricostruito l’agguato compiuto da due uomini con il volto travisato dai passamontagna.

Pannace è già detenuto perché coinvolto in un altro omicidio, quello di Giuseppe Prostamo e ad incastrarlo è stata un’intercettazione ambientale captata dai militari dell’Arma nell’auto di Rosario Fiarè, esponente di spicco della ‘ndrangheta di San Gregorio. Francesco Pannace era l’autista del boss ed era lui ad usare l’auto. Polito, freddato davanti agli occhi del figlioletto di 6 anni mentre erano insieme su Corso Italia a San Gregorio d’Ippona, era considerato un soggetto prepotente e nel 2009 diede uno schiaffo allo zio del presunto killer. Il gip del Tribunale di Catanzaro Carmela Tedesco scrive: “Non può allora escludersi che l’omicidio di Polito fosse una vendetta del Pannace per il torto subito dallo zio o comunque una punizione dello stesso inflittagli per il suo comportamento prepotente ed aggressivo”.

Qualche mese dopo l’omicidio di Polito, conversando in auto con un giovane del posto Pannace, sarebbe stato intercettato ed una frase non è sfuggita agli inquirenti: «Ma hai saputo che mi hanno inculato no?… perché ho ammazzato questo figlio di puttana». All’affermazione di Pannace, il suo interlocutore chiedeva: «Chi Polito ?» e lui rispondeva: “Era pazzo! E così via… per te, per me e per gli altri».

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