Calabria
Covid 19, sindacati Sanità non firmano accordo su indennità aggiuntiva: “mortificante”
Sono 16 sigle sindacali della sanità che non hanno firmato l’accordo con la Regione Calabria sull’indennità aggiuntiva per il rischio Covid-19 per gli operatori
CATANZARO – L’accordo firmato da Cgil, Cisl e Uil non piace a 16 sigle sindacali della sanità che che hanno definito “miserie ed elemosine” le indennità previste per i rischi del coronavirus. Le sigle Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Anpo, Cimo, Fassid, Fedirets Fesmed, Fials, Fvm (Sivemp-Smi-Fials area Dirigenza Medica e Sanitaria-Fismu), Nursing Up, ritengono che “a circa 2.900 dipendenti direttamente impegnati nei reparti e per attività Covid 19 correlate andranno 1.835 euro lordi che, al netto di Irpef, Irap, Fondo Pensioni, addizionali varie, restituiranno al singolo dipendente un migliaio di euro. Questo cifra, divisa per i 120 giorni del periodo di emergenza, equivale a 8,33 euro/giorno”.
Le sedici sigle sindacali, che dicono di rappresentare “oltre il 90% dei sindacalizzati della dirigenza”, evidenziano poi che “a un altro migliaio di dipendenti ospedalieri e non andranno 883 euro lordi che si trasformeranno, al netto delle medesime ritenute, in 516 euro, pari a 4,30 euro al giorno. Ai restanti circa 15.000 dipendenti andranno 252 lordi (147 netti) che si traducono in 1,22 euro per giornata di lavoro. Ai dirigenti medici e sanitari il netto in busta paga sarà ancora più basso”.
A parere delle sedici sigle sindacali “la Regione avrebbe potuto destinare circa 16 milioni di risorse aggiuntive da distribuire per gratificare realmente i propri operatori sanitari e ristorarli dei gravi rischi corsi e del disagio patito. Evidentemente preferisce investire le proprie risorse in marketing e immagine, lasciando i propri medici, infermieri e Oss sempre più demotivati, sempre più soli ad arrabattarsi nel tenere in piedi la baracca, quella sanità che, senza discontinuità alcuna con i decisori precedenti, è sempre più allo sbando. A fronte di 16 milioni erogabili come risorse aggiuntive, ne saranno, col beneplacito dei firmatari, distribuiti solo due”.
Per tutti questi motivi Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Anpo, Cimo, Fassid, Fedirets Fesmed, Fials, Fvm (Sivemp-Smi-Fials area Dirigenza Medica e Sanitaria-Fismu), Nursing Up si sono “rifiutate di firmare l’accordo, a nome di tutti gli operatori che, tra quei 20mila, si sono sentiti offesi – concludono le 16 sigle sindacali – da una simile gratifica”.



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