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Guccione su lavoratori precari
REGGIO CALABRIA – Carlo Guccione, Consigliere regionale del Pd, si esprime sul tema della proroga
per i lavoratori precari: “Scopelliti, in qualita’ di Commissario per il disavanzo sanitario in Calabria, deve dire con chiarezza se attuera’ o meno la proroga che riguarda tutti i lavoratori precari che prestano servizio da molti anni nel comparto sanitario calabrese e che sono indispensabili alla erogazione dei livelli essenziali di assistenza, anche alla luce del fatto che i tre anni del blocco del turn over hanno portato al pensionamento di oltre duemila dipendenti del comparto sanita’ (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ecc.), creando una situazione che potrebbe provocare la chiusura di reparti e, addirittura, anche di interi ospedali”. E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. “Il Governo nazionale -ricorda Guccione- ha fatto la sua parte emanando due decreti, quello Balduzzi e quello sulla legge di Stabilita’, con i quali e’ stata accordata la proroga fino al 31 luglio 2013 ai lavoratori precari, sanitari e non. Scopelliti, invece, nonostante il Consiglio regionale abbia approvato su nostra proposta uno specifico Ordine del Giorno, finora non ha proceduto ad attuare nessuna procedura finalizzata alla proroga dei lavoratori del comparto sanitario che non rientrano nei due decreti governativi. Mi riferisco, in tal senso, ai 41 precari dell’Asp di Cosenza, a quelli di Crotone e Reggio Calabria, che svolgono un’attivita’ lavorativa importante per garantire la continuita’ assistenziale sia territoriale che ospedaliera. Il Consiglio regionale, nella sua interezza, e piu’ volte anche la Terza Commissione regionale “Sanita’”, hanno sollecitato l’Ufficio del Commissario a procedere in tal senso. I lavoratori precari che svolgono da almeno 15 anni attivita’ nei pronto soccorso, nelle attivita’ sanitarie territoriali e negli ospedali non possono essere considerati dei numeri. Ognuno deve assumersi, per quanto riguarda la funzione svolta, le proprie responsabilita’. In ballo c’e’ il lavoro di centinaia di persone che, con mille sacrifici e in una condizione di precarieta’ che dura da diversi anni, ogni giorno garantiscono il diritto alla salute dei calabresi, messo a dura prova da una attuazione del Piano di Rientro dal debito sanitario che presenta criticita’ e ritardi che rischiano di procurare un vero e proprio collasso dell’intero sistema sanitario regionale. Da Scopelliti e dall’Ufficio del Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro -conclude Guccione- ci aspettiamo ora una comune assunzione di responsabilita’ perche’ al 31.12.2012 vengano prorogati tutti i contratti dei lavoratori precari in scadenza, onde evitare ulteriori passi indietro nella capacita’ di erogazione dei livelli minimi di assistenza”.



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