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Morte medico lametino, Iemma: “118 cosi com’è non è un servizio di pronto intervento”

Calabria

Morte medico lametino, Iemma: “118 cosi com’è non è un servizio di pronto intervento”

Giusy Iemma: “La situazione del servizio di Emergenza 118 è diventata insostenibile e le modalità con cui è avvenuto il decesso del collega Caparello lo confermano”

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AMBULANZA vicesindaco catanzaro Iemma

CATANZARO – Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro e assessore con delega ai Rapporti con il Servizio Sanitario interviene sul caso di un medico di Lamezia, Raffaele Caparello, in pensione da alcuni anni, morto a causa della carenza di ambulanze con il medico. “Ci sarà modo di accertare puntualmente lo svolgimento dei fatti – dichiara Iemma – ma le ricostruzioni che abbiamo potuto leggere, anche al di là di eventuali nessi di causalità con il decesso, ci riportano inevitabilmente a una situazione che di fatto è inaccettabile: c’è una carenza di personale impressionante, le ambulanze spesso sono demedicalizzate ma può capitare, come nel caso di Caparello, che addirittura non ci siano affatto”.

“Così, il Servizio 118, a dispetto dei tanti sacrifici degli operatori che vi lavorano, tutto è tranne che un servizio di pronto intervento. Questo il quadro, mentre siamo ancora in attesa della riorganizzazione del servizio, promessa da chi ha in mano il governo della sanità calabrese. Serviranno mesi, era stato detto. Ne sono passati sei. Quanti dovranno passarne ancora? Dobbiamo attendere la perfezione del progetto o possiamo immaginare soluzioni intermedie, magari in aggiunta a quelle pensate finora? In attesa di qualche risposta plausibile – conclude la vicesindaco – siamo qui, col dubbio che se ci fosse stata un’ambulanza disponibile, Raffaele Caparello forse non sarebbe morto. Ed è un dubbio che anche un bambino definirebbe atroce”.

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