Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Un reading del romanzo ”Gelusa” per i detenuti della Casa Circondariale di Cosenza

Archivio Storico News

Un reading del romanzo ”Gelusa” per i detenuti della Casa Circondariale di Cosenza

Pubblicato

il

loredana nigro 1

Si è tenuto ieri alle 15.00, all’interno dello Spazio Teatro della Casa Circondariale di Cosenza, un reading di brani tratti dal romanzo storico Gelusa di Loredana Nigri.

 

COSENZA – Il tutto è avvenuto alla presenza del Direttore dott. Filiberto Benevento, in sinergia con la d.ssa Bruna Scarcello, le educatrici e il personale penitenziario. Numerosi i detenuti che hanno apprezzato le letture di Angelo Lombardi, Milly Pulitanò, Antonio e Luciana Sicilia e Loredana Nigri, letture intervallate dalla chitarra di Riccardo Sicilia. Gelusa racconta 100 anni di storia calabrese, 1830/1940, con un lessico misto, italiano-dialetto, e affronta le storie minime di 17 personaggi, sullo sfondo di una Calabria bellissima e disperante. Temi universali sottendono le vicende dei protagonisti. La violenza e la sopraffazione, il desiderio di vivere autenticamente, la morsa della povertà e dell’ignoranza, la speranza e la disillusione, l’amore per la propria terra e soprattutto l’incommensurabile potere della cultura quale motore di ogni processo di cambiamento. La scrittrice ha inoltre voluto regalare diverse copie del romanzo alla Biblioteca della casa circondariale.

 

Loredana Nigri, che sta ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività letteraria e professionale, ha proposto ai detenuti dette letture in questa chiave evolutiva, con l’intento di sottolineare, attraverso la narrazione, che non c’è riscatto, né modifica dei comportamenti sbagliati, senza cultura. L’autrice ha così commentato la presenza di “Gelusa” tra i detenuti: “Conosco la realtà carceraria per motivi legati alla mia professione di assistente sociale. Ho sempre nutrito un forte rammarico e ammarezza per quanta indifferenza circondi sia i detenuti che i lavoratori della Casa Circondariale. La mia convinzione è che ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa per migliorare la qualità della vita carceraria. Qualcosa che però integri e poi superi il momento di intrattenimento per divenire un’occasione di riflessione. Ciò perché abbiamo in una certa misura la responsabilità gli uni degli altri, soprattutto quando “gli altri” sbagliano. E’ sbagliato delegare ai soli operatori carcerari la riabilitazione dei detenuti”. Nel caso del romanzo Gelusa, la calabresità e il forte attaccamento alla nostra terra potrebbero rafforzare il sentimento di identità e l’orgoglio di essere figli di una terra antica e sapiente ma sfortunata, che ha tesori artistici, e che ha il suo cuore pulsante nel rispetto per la sua natura indomita e incantevole.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA