Area Urbana
Gentile, Adamo, Morrone, Occhiuto e il meno peggio
COSENZA – Sono influenti, ingombranti, intramontabili. Per loro la parola rottamazione tanto cara (almeno a parole) al premier Matteo Renzi, non esiste, non รจ contemplata. Nicola Adamo, Pino e Tonino Gentile ed Ennio Morrone insieme fanno 264 anni di vita e tanti voti assicurati da sfruttare per se stessi o da dare in dono agli amici del momento in cambio di qualcosa di proficuo. Vengono da mondi al tempo stesso uguali e differenti, e piรน delle altre, hanno in comune una caratteristica: amano agire nellโombra. Del consiglio comunale di Cosenza non fanno parte, eppure sono stati ancora una volta, come cinque, dieci e chissร quanti altri anni fa, protagonisti assoluti dellโultima piรจce teatrale messa in scena simbolicamente a Palazzo dei Bruzi.
Nel 2011 con i loro voti portarono al potere Mario Occhiuto. Il successo in grande stile dellโarchitetto che otteneva grandi riconoscimenti in Cina fu progettato dai big locali nei minimi dettagli. Cโรจ chi agรฌ alla luce del sole e chi lo fece, invece, in gran segreto, promettendo appoggio al suo naturale schieramento per poi tramare col nemico. Da allora รจ cambiato tanto, ma anche nulla. I Gentile hanno rotto con il sindaco e hanno cambiato partito, Adamo non ha cambiato partito ma ha continuato a rompere e costruire con chiunque, mentre Morrone, pur avendo portato suo figlio a dirigere il Consiglio comunale, lentamente, per ragioni di opportunitร politica, si รจ allontanato da Occhiuto, suo compagno di partito, e dal partito stesso. E cosรฌ, dopo tanta attesa, i tre sono riusciti a spuntarla, facendo cadere dal trono la loro ingestibile creatura. Ed รจ chiaro che se non ci avessero pensato loro, quei 17 consiglieri che sabato scorso hanno certificato la sfiducia, non avrebbero mai trovato una compattezzaย tanto solida.
Per difendersi dagli attacchi provenienti dai social e dalla folla della piazza che domenica sera ha manifestato a favore dellโormai ex primo cittadino, i nostri valorosi consiglieri hanno parlato con sdegno di clima irrespirabile da mesi, da anni, con il re che stringeva rapporti poco puliti con i potenti della cittร , appalti e consulenze sospette su cui indaga la magistratura, dando lavoro e vantaggi agli amici degli amici per ottenere sempre maggiori consensi. Tutto ciรฒ a discapito della meritocrazia. Quindi, per riportare democrazia, trasparenza, progresso e giustizia in cittร , hanno chiesto aiuto ad Adamo, Gentile e Morrone. Grazie alle loro rassicurazioni, anche i piรน indecisi, hanno trovato quel coraggio smarrito chissร dove in questโepoca buia e senza precedenti di soprusi di varia natura.
Gli serviva una spinta e quella spinta รจ arrivata al fotofinish. E poco importa se tanta gente ora li osteggia. Poco importa se in molti giudicano la loro decisione poco chiara e figlia di quegli stessi intrallazzi che tanto gli hanno fatto storcere il naso di fronte allโoperato di Occhiuto. Passerร anche questa. Presto. Perchรฉย sanno benissimo di poter contare su un’artiglieria piรน pesante che mai, e non devono temere nulla. Sanno benissimo che su di loro punteranno i soliti cosentini fragili, furbi, disperati, approfittatori, quelli che si aspettano la promessa di lavoro e, quando va bene, per qualcuno quella promessa diventa qualcosa di concreto, a discapito, magari, di chi lo meriterebbe di piรน. Quegli stessi decisivi elettori che nel 2011 hanno portato al successo Mario Occhiuto, tra poco premieranno loro. Ma in fondo, si sa, la ruota gira sempre e prima o dopo premia tutti quelli che affidano le proprie speranze al meno peggio di turno.



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