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Ecologia Oggi licenzia, lavoratori protestano ai cancelli

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Ecologia Oggi licenzia, lavoratori protestano ai cancelli

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 COSENZA – I dipendenti di Ecologia Oggi si mobilitano in difesa dei colleghi ingiustamente allontanati dall’azienda.

Stamattina in località Macchiabelle alle spalle del quartiere Vaglio Lise i lavoratori di Ecologia Oggi, accompagnati da una folta schiera di precari solidali alla causa dei licenziamenti degli operatori ecologici, hanno messo in atto un sit-in di protesta per denunciare i soprusi messi in atto dalla cooperativa del patron Guarascio. I lavoratori coinvolti in alcune vicende giudiziaria per reati di piccola entità sarebbero stati licenziati dall’azienda per assenza ingiustificata nonostante fosse stata regolarmente inoltrata dai legali la documentazione attestante l’impossibilità di recarsi sul posto di lavoro causa restrizione in stato di detenzione domiciliare. “L’azienda – spiega in una nota il collettivo Rialzo che sta affiancando i lavoratori nella lotta per la difesa del proprio posto di lavoro – ignora che in Italia si è innocenti fino al terzo grado di giudizio, pertanto rimaniamo esterrefatti dal provvedimento duro adottato dall’azienda in quanto condanna in via definitiva, prima ancora di qualsiasi tribunale, tre lavoratori alla disoccupazione. Finanche l’istanza di aspettativa, che gli sarebbe spettata di diritto, è stata rigettata senza alcuna motivazione. La discriminazione adottata contro i nostri compagni operai mette a repentaglio il lavoro di tutti perchè chiunque, che per qualsiasi motivo si trovasse coinvolto in vicende giudiziarie, potrebbe ricevere una lettera di licenziamento senza possibilità di dialogo o difesa. Tutto cio’ avviene mentre il governatore calabrese, in barba alla salute dei cittadini, autorizza il conferimento nelle discariche e non appoggia il sistema della differenziata, mantenendo e alimentando una gestione dei rifiuti criminale che permette di scaricare in siti illegali e abusivi. Questo non preoccupa nessuna azienda ne’ tanto meno ne lede l’immagine. Mentre invece se un operaio viene indagato anche per sbaglio è soggetto a licenziamento. I provvedimenti adottati dall’amministrazione, contro i tre operai di Ecologia Oggi, a dispetto di qualsiasi logica garantista e norma contrattuale, sono un chiaro monito teso a intimidire e disciplinare l’intero corpo lavoratore dell’azienda. Misure di ristrutturazione economica tesa a far risparmiare qualche stipendio all’azienda, a spese dei lavoratori e delle loro condizioni di lavoro, (i licenziamenti non sono stati accompagnati da assunzioni di nuove unità lavorative), o magari ad assumere nuovo personale con contratti “atipici” a condizioni economiche più vantaggiose per l’azienda”. L’azienda pare abbia con questa azione attivato una guerra tra poveri. Un meccanismo ripudiato dalla solidarietà tra gli operatori di Ecologia Oggi i quali all’unisono hanno ribadito stamane davanti i cancelli dell’azienda che “la lotta andrà avanti fino a quando gli operai licenziati non verranno reintegrati”.

 

   

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