Area Urbana
Essere disabili a Cosenza: sei sulla sedia a rotelle? Devi andare a piedi… per richiedere il trasporto
Per prenotare un ‘passaggio’ è necessario ritirare il foglio di richiesta a Serra Spiga, per poi consegnarlo in piazza dei Bruzi. A mano.
COSENZA – I servizi sociali cosentini non finiscono mai di stupire. Gli utenti, abituati alle assurdità burocratiche, hanno ormai perso la forza di protestare. E subiscono, in silenzio. I più deboli, ovviamente, sono gli utenti meno autosufficienti. Per i disabili che necessitano di essere accompagnati con un mezzo pubblico, e non con l’auto di parenti o amici, l’iter è piuttosto farraginoso. E va ripetuto ogni volta che si ha la necessità di spostarsi con le navette per esigenze sanitarie, sociali o per il tempo libero. Il modulo va ritirato all’URP di Piazza dei Bruzi o all’Ufficio Disabili di via degli Stadi, poi andrà consegnato negli uffici di Palazzo Ferrari. A mano, in forma cartacea. Il pagamento in contanti andrà invece effettuato presso gli uffici dell’Economato del Comune, vicino la chiesa di San Nicola. Prenotare telefonicamente è un’eccezione non prevista dal regolamento. Dipende dal funzionario. Sempre che ci sia un funzionario che risponda al telefono. Si potrebbe anche inoltrare la richiesta on line, via mail, ma sul sito non è indicato l’indirizzo e la coordinatrice dell’ufficio preposto non ricorda qual è la posta elettronica del servizio. Una volta che il disabile sia riuscito nell’impresa di reperire il modulo e consegnarlo all’ufficio protocollo (insieme all’ISEE e al certificato di invalidità), si passa allo step successivo: la valutazione dell’istanza.
La domanda viene analizzata dai funzionari e si inizia a programmare il trasporto con dei colloqui effettuati dall’assistente sociale a domicilio o in ufficio. Una volta accettata, la richiesta viene inoltrata all’ADISS, la cooperativa che si occupa fisicamente del trasporto. Poi l’ADISS prende in carico l’utente e si occupa di concordare telefonicamente l’orario. Le coordinatrici della cooperativa, che garantisce circa una cinquantina di trasporti giornalieri, fanno notare che i mezzi non sempre sono efficienti e non si riesce ad accontentare tutti i disabili che richiedono il servizio. Quindi può accadere che pur affrontando le mille traversie per inoltrare le richieste l’utente potrebbe, dopo aver atteso almeno cinque giorni lavorativi, non ottenere il proprio ‘passaggio’. “Gli autisti – spiegano dall’ADISS – devono lavorare con i bus comunali che, vecchi e vetusti, spesso vanno incontro a fermi; a volte manca la benzina o l’olio, altre volte sono rotti e serve ripararli. Capita che ci si renda conto che il mezzo non funzioni solo al mattino, prima di iniziare il giro. In quel caso telefoniamo agli utenti e gli diciamo che quel giorno non è possibile esaudire la loro richiesta. Facciamo il possibile, ma purtroppo su cinque ‘navette’ ne funzionano due, e solo una, ha le pedane per le sedie a rotelle”.
Una trafila che invece di garantire, come si legge sul sito del Comune di Cosenza, “alle persone con disabilità il diritto alla mobilità, consentendo loro di spostarsi liberamente nell’area di Cosenza, favorendo l’inserimento nel contesto sociale e, nello stesso tempo, sollevando le famiglie dall’impegno che ciò comporta”, ne scongiura l’accesso scoraggiando gli utenti ad inoltrare le richieste. Dall’ufficio disabili di Serra Spiga la coordinatrice stizzita spiega il perché sia così complicato accedere al servizio: “E’ raro che gli utenti non abbiano un parente o qualcuno che per loro possa ritirare e consegnare i moduli delle domande. E poi non è un taxi che chiunque ne abbia bisogno può usare“. Ma qui non si parla di ‘chiunque’, ma di persone diversamente abili. Eppure è lo stesso settore welfare del Comune di Cosenza ad assicurare alle persone con ridotta capacità motoria, con fondi di bilancio stanziati per questo scopo, “il raggiungimento dei centri sanitari, di riabilitazione, centri diurni, luoghi di lavoro, di studio e di svago, sia nel territorio comunale sia nei territori limitrofi tutti i giorni dalle 7.30 alle 20.30 a tutti i residenti affetti da disabilità fisica, psichica e/o sensoriale di diversa gravità e di qualsiasi età”.



Social