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E’ giusto (voler) dire “sempre” quello che si pensa?

Cultura & Spettacolo

E’ giusto (voler) dire “sempre” quello che si pensa?

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Pausa riflessione dire cio che si vuole 01

La risposta, a mio avviso, รจ: no. Le situazioni in cui potremmo essere portati a dire quello che pensiamo sono tantissime, in teoria qualsiasi situazione potrebbe spingerci a farlo.

 

Se escludiamo le situazioni in cui siamo coinvolti direttamente, nelle quali dire quello che pensiamo, non sulle persone anche esse coinvolte, ma sul fatto accaduto, รจ piรน che comprensibile, in tutte le altre situazioni, cioรจ in quelle che non ci riguardano direttamente, ogni manifestazione del nostro pensiero rappresenterebbe un giudizio non richiesto, giร  inopportuno se รจ rivolto a ciรฒ che รจ avvenuto, grave se si riferisce alle persone.
Per apprezzarne il suo vero significato e per consentirci di dare cosรฌ una risposta piรน convinta, la domanda iniziale potrebbe essere posta in unโ€™altra forma: รจ giusto esprimere โ€œsempreโ€ il nostro giudizio? Se questo non ci viene richiesto, รจ ovvio che non รจ giusto, se ci viene richiesto, in tal caso se ne puรฒ discutere.

Le situazioni alle quali mi riferisco sono quelle che riguardano sostanzialmente altre persone, dove noi siamo semplici spettatori diretti o resi edotti attraverso il racconto dellโ€™accaduto dagli interessati o da terze persone. Eโ€™in quelle circostanze che spesso siamo tentati di esprimere il nostro pensiero su qualcuno che ha fatto qualcosa, che magari non condividiamo. Vorremmo dirlo apertamente alla persona interessata o a chi รจ in nostra compagnia, ma, il piรน delle volte, non essendo un giudizio lusinghiero, evitiamo di farlo, lasciandoci trattenere dai nostri fisiologici freni inibitori. Eโ€™inutile dire che nella maggior parte dei casi il nostro pensiero e giudizio, opportunamente non espresso, sia tanto piรน negativo quanto piรน siamo intransigenti (non tanto con noi stessi ma con gli altri).

Voler dire in ogni occasione quello che si pensa significa allentare i freni inibitori pensando di agire in maniera spontanea, ma in effetti cedendo solo ad un impulso. E questo tipo di spontaneitร  non puรฒ essere considerata una virtรน, essa รจ piuttosto uno sfogo, unโ€™incontinenza. Senza freni la spontaneitร  sconfina nella malvagitร , nella brutalitร  di una franchezza che nel nome di una presunta sinceritร , ferendo la sensibilitร  degli altri, finisce per il deteriorare i rapporti umani.

Pausa riflessione dire cio che si vuole 02La spontaneitร  risulterebbe ammissibile se venisse manifestata da un bambino che agisce con la sua semplicitร , perchรฉ privo di sovrastrutture mentali, sarebbe comprensibile se fosse espressa da qualcuno che ha fatto abuso di alcool, sarebbe comprensibile ed ammissibile, nello stesso tempo, nel caso in cui a rivelarla fosse una persona che presenta una condizione psicopatologica.

Per le persone adulte cosiddette โ€œnormaliโ€ voler emettere un giudizio non richiesto, su qualcosa che non le vede direttamente coinvolte, non rispettando quei semplici meccanismi regolatori che salvaguardano i rapporti con gli altri, e che garantiscono una reciproca tolleranza, non รจ nรฉ comprensibile, nรฉ ammissibile. Intervenire su tutto, tra lโ€™altro, oltre a renderci terribilmente fastidiosi ed arroganti, anche perchรฉ chi dice quello che pensa รจ quasi sempre uno abituato a dare la colpa agli altri, diminuisce la nostra attendibilitร . Prima di โ€œdire la nostraโ€ dovremmo sempre chiederci se sia il caso di farlo in quella specifica situazione. Inoltre, dovremmo sempre valutare se quello che pensiamo e vogliamo dire non sia il frutto di rabbia e di risentimento.

Questo, ovviamente, non vuol dire che bisogna mentire, cioรจ dire lโ€™opposto di quello che si pensa. Ciรฒ sarebbe scorretto. Bisognerebbe tener presente, anche, che la spontaneitร  non sempre significa sinceritร  e che questโ€™ultima non sempre corrisponde a dire la veritร . La sinceritร , a volte, viene usata per dire ciรฒ che si pensa ma anche quel che si sente.

Vi sono situazioni in cui รจ giusto anzi risulta essere un dovere dire quello che si pensa, come ad esempio quando ci si trova davanti ad unโ€™ingiustizia o a qualcosa di grave che รจ stata commessa da qualcuno. In questi casi, anche a costo di correre dei rischi, bisogna dire quello che รจ il nostro pensiero. Non farlo ci renderebbe in qualche modo complici.

Ben diverso รจ il caso in cui dire il proprio pensiero rappresenta solo un modo per denigrare una persona e metterla in ridicolo, magari facendo riferimento alle su fattezze fisiche. A volte, si coglie addirittura lโ€™occasione, che tra lโ€™altro ci si รจ creata da soli, per dire quello che si pensa di qualcuno verso il quale si manifesta da tempo una certa antipatia ed insofferenza. In questo caso usare la frase: โ€œio dico sempre quello che pensoโ€, invece di mettere in rilievo la spontaneitร  e la correttezza, segnalano la falsitร  e lโ€™ipocrisia.

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