Provincia
A Corigliano Rossano il progetto Co.Ro.For.In per favorire l’inclusione dei lavoratori stranieri
Il caporalato, lo sfruttamento in agricoltura dei lavoratori stranieri si determinano a causa di una carenza di controllo del territorio e dei servizi
CORIGLIANO ROSSANO – Fenomeni come il caporalato, lo sfruttamento in agricoltura dei lavoratori stranieri si determinano a causa di una carenza di controllo del territorio e dei servizi che vanno, giusto per citare qualche esempio, dagli alloggi, ai trasporti fino alla intermediazione relativa al lavoro. E’ emerso nell’incontro svoltosi a Corigliano Rossano nell’atto finale del progetto Co.Ro.For.In, per favorire l’inclusione. Esso si tratta di un intervento di più ampio respiro, approvato dalla Regione Calabria a valere sul progetto “Su.Pr.Eme. Italia”- Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate”, finanziato con i fondi Fami della Commissione Europea. Per Alessandra Corrado, docente Unical “c’è la necessità di una intensa campagna di sensibilizzazione, sul ruolo dei lavoratori stranieri nel sistema agroalimentare. Un ruolo che abbiamo scoperto esser essenziale in occasione della Pandemia, ma che però trova ancora scarse risposte efficaci a garanzia soprattutto dei diritti e della e della loro integrazione”. Un compito in questa campagna di sensibilizzazione e di inclusione lo riveste senza ombra di dubbio, l’amministrazione comunale, in questo caso quella di Corigliano Rossano che deve provvedere per esempio alla riqualificazione urbana e a quella dei servizi oltre che alle esigenze di questi cittadini.



Social