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Cosenza: «inaccettabili tagli al liceo Musicale Della Valle, discriminati i ragazzi con disabilità»

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Cosenza: «inaccettabili tagli al liceo Musicale Della Valle, discriminati i ragazzi con disabilità»

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cosenza liceo lucrezia della valle 1

COSENZA – C’è malcontento tra i genitori dei ragazzi che potrebbero non trovare spazio al liceo musicale Della Valle visto il paventato ridimensionamento delle classi. Nei giorni scorsi era intervenuto anche il sindaco, Franz Caruso. Al centro della questione, l’esclusione dalle classi di alcuni studenti e l’ipotesi del taglio di una classe prima per l’indirizzo musicale dell’istituto cosentino, a fronte delle 3 sezioni autorizzate in precedenza, che ha generato la protesta dei genitori di quei ragazzi che rimarrebbero fuori. Il sindaco di Cosenza si è detto preoccupato per il taglio di una sezione che porterebbe ad escludere, per l’anno scolastico 2023/2024 ben 11 studenti di cui 5 con disabilità.

Proprio i genitori che potrebbero vedere esclusi i loro figli hanno scritto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per rappresentare la spiacevole ed inaccettabile situazione relativa all’indirizzo musicale dell’ I.I.S. “Lucrezia Della Valle”.

“Dal 2014 in poi sono state autorizzate dall’Ufficio scolastico regionale nelle dotazioni organiche di diritto n.3 sezioni del liceo musicale, ad eccezione del periodo della pandemia che ha visto inevitabilmente la contrazione delle iscrizioni in tutti gli istituti di istruzione superiore ad indirizzo “pratico” (per gli studenti delle scuole medie ad indirizzo musicale due anni senza lezioni in presenza nello strumento musicale hanno determinato, giocoforza, il dirottamento presso altri indirizzi)”.

“L’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria ha inteso per l’a.s. 2023-24 autorizzare due sole classi prime per l’indirizzo musicale nonostante l’elevato numero di iscritti, esattamente n.65 (di cui n.7 disabili), numero di gran lunga idoneo alla costituzione di n.3 sezioni. Il Liceo Musicale di Cosenza sarà quindi costretto a rifiutare ben 11 iscritti di cui n. 5 studenti con disabilità”.

“Le conseguenze di questa scellerata decisione – scrivono i genitori – sono facilmente immaginabili dal punto di vista del servizio all’utenza: il diritto allo studio negato ma anche inaccettabili ripercussioni sugli studenti con disabilità. In un contesto sociale nel quale tanto ci si spende per l’inclusione e la disabilità sarebbe proprio la scuola a rendersi artefice di tale gravissima ed inaccettabile condotta tutt’altro che inclusiva”.

Negare agli studenti la possibilità di frequentare una scuola (peraltro in un’età nella quale vige l’obbligo scolastico ai sensi della L.396/2006) è disdicevole ma se riferito ad alunni con disabilità diventa inaccettabile. Il diritto all’istruzione del disabile, ed in particolare del disabile grave, quale sancito dall’art. 38, comma 3, Cost. e dai principi di solidarietà collettiva di cui agli artt. 2,3 e 38 Cost., costituisce un diritto fondamentale rispetto al quale l’amministrazione non può esimersi dall’apprestare un nucleo essenziale di garanzie per poter auspicabilmente accogliere tutti i richiedenti, aventi diritto all’iscrizione alla classe prima. I disabili hanno diritto all’integrazione scolastica ed allo sviluppo delle loro potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni, per consentirgli il raggiungimento della massima autonomia possibile. E se il Liceo ad indirizzo musicale è stato individuato come l’istituzione scolastica maggiormente idonea alle competenze di ciascun ragazzo, è arbitraria la preclusione, nei loro confronti, ad accedere all’istituto scolastico prescelto, con evidente pregiudizio dei loro diritti anche di quello sancito dall’art. 4 della Costituzione”.

“Anche in futuro, infatti, l’orientamento che accompagnerà gli esclusi, nella ricerca di una loro collocazione nel mondo lavorativo, non sarà quello per il quale si sentono adatti ed a cui aspiravano, ma dovrà adeguarsi ad una scelta di ripiego, provocata dall’odierno diniego di iscrizione al corso di studi”.

L’azione dei genitori

“Per tali ragioni anche i genitori dei ragazzi esclusi stanno ponendo in essere un’azione (per il momento soltanto preventiva) affinché sia rivisto l’organico del Liceo Musicale. Dopo la chiusura dell’organico certamente agiranno in giudizio. La cosa ovviamente avrà anche una risonanza mediatica non di poco conto. Da non sottovalutare è l’opportunità culturale che l’offerta formativa del liceo musicale conferisce alla città di Cosenza e a tutto il territorio provinciale e regionale. Non riconoscere la terza sezione significa diminuire la portata del liceo musicale, ridurre l’entità dell’orchestra e del coro (fino ad oggi pari per qualità e quantità a formazioni professionali della medesima tipologia) che da anni offrono performance di livello elevato per svariati enti ed istituzioni del territorio. La conseguenza del ridimensionamento sarà inevitabilmente la perdita di spazi culturali per la città di Cosenza e non solo”.

“La norma (che prevede una sola sezione di liceo musicale per ciascuna provincia) a cui l’Ufficio Scolastico Regionale si appella per giustificare il taglio è stata ampiamente derogata negli anni. Per Cosenza, come per altre province (vedi Napoli, Salerno ecc), la deroga è stata operata in ragione della considerevole estensione (sia in termini di territorio che di utenza) e del consistente numero di scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale che vedono il loro naturale prosieguo nel liceo musicale. Peraltro – è spiegato nella lettera – per l’a.s. 2023-24 il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato per le province calabresi il medesimo contingente di posti in dotazione organica di diritto dell’a.s. 2019-2020 (anno in cui il Liceo Musicale di Cosenza contava n.3 sezioni). Quindi attualmente non c’è stato alcun ridimensionamento”.

“Si taglia ma non per risparmiare”

“È opportuno porre l’attenzione sul fatto che nell’azione di ridimensionamento del Liceo Musicale di Cosenza prefigurata dall’Ufficio Scolastico Regionale non è rintracciabile neppure una ratio di risparmio di risorse economiche pubbliche. L’USR, nel motivare il taglio, pone l’accento sull’onerosità dell’indirizzo musicale (a causa dei numerosi docenti di esecuzione ed interpretazione musicale) ma giova ricordare che, se fossero autorizzate le tre prime classi, non aumenterebbe il numero delle cattedre (posti) dei docenti di discipline musicali (ma ci sarebbe solo un aumento delle ore residue senza intaccare il contingente dei posti interi in organico di diritto), poiché i docenti d’indirizzo sono tutti di ruolo”.

Le immissioni in ruolo di tutto il personale nel corso degli anni (dal 2014 in poi) sono state operate proprio grazie alla terza sezione dell’indirizzo musicale. Infatti attualmente il liceo musicale conta n.3 sezioni per le classi terze, le quarte e le quinte! È imprescindibile la valutazione di tale dato.

È inoltre da evidenziare che numerosi docenti di ruolo, se sarà negata la terza sezione per le classi prime, a partire dall’a.s. 2024-2025 risulteranno formalmente perdenti posto. Essi non potranno essere trasferiti presso altre istituzioni scolastiche ma resteranno a disposizione dell’I.I.S. “Lucrezia Della Valle”, regolarmente retribuiti, con un conseguente aggravio di spesa per lo Stato: di fatto non potranno più esercitare la loro professione pur essendo pagati dallo Stato! È un paradosso! Altro che risparmio di risorse economiche pubbliche! Considerate tutte le ragioni sopra esposte è opportuno che il Ministero dell’Istruzione (e conseguentemente l’Ufficio Scolastico Regionale) ponga in essere ogni adempimento finalizzato alla autorizzazione di n. 3 sezioni di I^ classe dell’indirizzo musicale del Liceo in questione, affinché possano venire accolte le istanze di tutti i ragazzi richiedenti l’iscrizione e delle loro famiglie”.

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