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Un Cosenza incerottato sfida la Juve Stabia. Roselli: “loro in crescita, serve una grande gara”

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Un Cosenza incerottato sfida la Juve Stabia. Roselli: “loro in crescita, serve una grande gara”

Marco Garofalo

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Mister Roselli 3
Gara insidiosa contro una squadra in ripresa, ma i rossoblu hanno l’obbligo dei tre punti per continuare a volare. Problemi di formazione per Roselli con il dubbio Criaco e Statella: “Valuteremo le loro condizioni nella rifinitura di questo pomeriggio”

COSENZA – Sarà un Cosenza con diversi dubbi di formazione quello che domani pomeriggio alle 14.00 sfiderà la Juve Stabia allo stadio Marulla. I rossoblu, dopo l’expoit di Caserta e con il morale alle stelle, hanno tutta l’intenzione di non fermarsi e continuare a sognare in grande in un campionato che continua a non avere un padroni e dove lassù ci sono 5 squadre racchiuse in 5 punti. Ma per il Cosenza la gara contro le vespe nasconde molte insidie, sopratutto a causa degli infortunati. I dubbi che hanno assillato Roselli per tutta la settimana riguardano sopratutto Criaco e Statella. I due esterni di centrocampo, sono reduci da diversi infortuni: il primo rimediato alla spalla nel match di Caserta, il secondo per un guaio muscolare patito a inizio settimana. Solo ieri i due sono tornati a mezzo servizio con il gruppo svolgendo lavoro differenziato insieme a Ciancio anch’esso sulla via del recupero ma ancora out per la gara di domani. Le loro condizioni verranno valutate nella rifinitura di oggi pomeriggio che scioglierà al tecnico Roselli gli ultimi dubbi di formazione.
Per l’allenatore del Cosenza, raggiunto telefonicamente dalla redazione sportiva di RLB Radioattiva e QuiCosenza, per battere i campani servirà una grande gara e tanta concentrazione. Le vespe sono apparse in ripresa e sono reduci dal 6 a 0 tennistico rifilato al Martina. “Sarà una gara difficile che temo molto, più delle altre perché nasconde molte insidie. La Juve Stabia è da tanto che sta facendo bene. E’ vero, forse ha vinto poche volte nelle ultime giornate, pareggiando diverse gare ma ha anche perso due sole volte nelle ultime 14 partite. Sabato ha annientato il Martina con un secco 6 a 0, anche se bisogna sempre vedere dove iniziano meriti della Juve Stabia e i demeriti di un Martina in netta difficoltà. Hanno fatto molto bene a Caserta, a Pagani ha perso 4 a 3 ma sbagliando due rigori e rimontando dal 4 a 1… insomma, è una squadra compatta, che ha risolto molti problemi di formazione sopratutto a seguito dei tanti infortuni. In avanti ci sono giocatori importanti come Diop e l’ex Vigor Lamezia Del Sante, hanno portato un fluidificante a fare l’ala ma sopratutto hanno cambiato modulo passando dal 4 3 3 al 4 4 2 che sopratutto fuori casa gli offre maggiore copertura”.
A proposito di concentrazione. Ai più non sarà sfuggita la metamorfosi dei rossoblu nei due tempi di gara. Contro il Catanzaro, in parte anche contro il Messina, ancora prima a Foggia e anche sabato scorso a
Caserta non bene nella prima frazione, benissimo nella ripresa. Come si spiega questa diversità tra primo e secondo tempo? Questione di approccio mentale, merito degli avversarsi o semplicemente poca attenzione? “Io non sono mai soddisfatto, non mi vanno bene molte cose nel primo ma anche nel secondo tempo. Se fosse possibile come nei triangolari estivi chiederei un time-out tecnico ogni 20 minuti. Detto questo non stiamo facendo bene in alcuni momenti della gara. Capita spesso che a fine primo tempo debba intervenire per correggere alcune cose che sono un classico nel calcio che come sapete, è un gioco di insieme e non è sempre facile far ragionare 11 calciatori nella stessa maniera. Ed allora capita alcune volte che un calciatore sia più concentrato di un altro, uno abbia qualche problema e così via. Bastano uno o due giocatori che facciano le cose meno bene e ne risente tutta la squadra. Ultimamente è capitato nei primi tempi e sta a me cercare di ridurre questi momenti in cui giriamo a vuoto, anche se in campo ci sono pure gli avversari che ti mettono in difficoltà. Se gli avverarsi sono più bravi allora lo accetto, quando invece in difficoltà ti ci metti da solo lo accetto un pò meno“.
Roselli
La classifica inizia a delinearsi, con le prime 5 che oramai hanno messo un gap sulle altre. Resta comunque un campionato equilibratissimo lassù come non era mai accaduto forse negli ultimi anni. Tutte hanno
possibilità di vincere questo campionato, ci mettiamo anche il Cosenza?Probabilmente delle 5 noi non siamo i più forti. Più umili sicuramente, sappiamo quali sono i nostri pregi e i nostri difetti, qualche volta superiamo i nostri stessi limiti, ma resto convinto che ci siano alcune squadre che restano fuori dalla nostra portata. Al momento il campionato dice questo: ci sono 5 squadre che si stanno giocando la promozione, ma quello che conta alla fine è la continuità. Il Cosenza se vuole avere qualche speranza di giocarsela fino all’ultima gara deve migliorare tantissimo. Ma noi siamo qua per questo e lavoriamo per migliorarci sempre. Poi dipende molto anche dagli avversari” .
Sconti diretti tutti in casa, può essere un vantaggio? Abbiamo, fra virgolette, tutte le grandi compresa la Juve Stabia in casa. Personalmente non è un vantaggio perché la maggior parte dei punti si fanno battendo le piccole squadre. E’ normale che in casa abbiamo le grandi u tutti pensano che sia piú semplice o la vittoria scontata. Ripeto, come calendario per me non è affatto vantaggioso. Nel girone di andata con le grandi fuori casa non abbiamo fatto male, pareggiandone molto, ma è anche vero che quasi tutte le vittorie le abbiamo fatte battendo al Marulla le piccole e questo ci ha consentito di rimanere sempre in alto in classifica. Poi nel calcio non si può dare mai nulla per scontato e vedremo se la squadra sarà capace di colmare questo gap. Per battere Lecce, Foggia e Benevento occorre fare partite straordinarie sbagliando pochissimo, perché loro hanno in organico calciatori che al primo errore non perdonano” .
 
Allenamento Cosenza
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