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Protesta sul Tirreno cosentino si chiede la riapertura dell’Ospedale di Praia
Sindaci e cittadini in piazza per chiedere le dimissioni del commissario Scura.
COSENZA – I sindaci dell’alto Tirreno cosentino hanno manifestato contro il decreto della riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese, firmato dal Commissario Massimo Scura. I primi cittadini si sono riuniti nel municipio di Praia a Mare davanti al quale c’è stata anche una rumorosa protesta da parte dei cittadini. I sindaci dell’alto Tirreno chiedono la riapertura del nosocomio di Praia e hanno, per questo, anche preparato un documento unitario, inviato al ministro della Salute, nel quale chiedono le dimissioni del Commissario Scura, annunciando proteste eclatanti. “Da nord a sud della Calabria il Piano Scura ha messo ancor più a soqquadro un sistema assistenziale già di per sé precario e inefficiente. Questo, con gravi colpe della classe politica dirigente regionale e soprattutto del Governo nazionale che ha messo a capo della struttura commissariale una persona fuori dal contesto e dalle realtà del territorio. La riorganizzazione della rete ospedaliera, così come quella del servizio sanitario, fa acqua da tutte le parti e sono comprensibili le contestazione che nelle ultime ore si sono sollevate nei diversi territori calabresi, specie sul tirreno cosentino. Dove i Sindaci di quindici Comuni hanno chiesto che l’Ospedale di Praia a Mare venga riconosciuto, al pari di altre realtà di confine, come struttura di zona disagiata e – diversamente da quanto stabilito dal piano commissariale che decurta ancora più posti letto – si provveda alla sua riapertura”.
È quanto dichiara il Consigliere regionale Giuseppe Graziano, auspicando che il Presidente Mario Oliverio, già da domani, nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza – alla quale parteciperò nella veste di Segretario questore del Consiglio regionale – e della conferenza dei capigruppo tracci una linea chiara e di rottura netta verso le decisioni assunte dal Commissario straordinario per la Sanità, Massimo Scura, in vista della prossima Assemblea regionale. “Certo – aggiunge il Consigliere regionale – è opportuno bloccare, in prima istanza, tutti i provvedimenti di riordino ospedaliero, a partire da quelli varati per l’area tirrenica. Perché nel nuovo Piano di rientro vengono detratti impropriamente posti letto ai nosocomi e la rete di assistenza territoriale è ridotta ai minimi termini. Quando, invece, sarebbe opportuno garantire un migliore accesso al diritto alla Salute, soprattutto in quelle aree disagiate e di confine della Calabria, come l’alto Tirreno, dove una scarsa capillarità del servizio favorirebbe maggiore migrazione sanitaria verso la Basilicata e la Campania e, quindi, maggiori spese per la Regione. Ecco perché – prosegue Graziano – facendo fronte comune con i Sindaci del tirreno cosentino, che lo scorso venerdì 4 marzo si sono riuniti per pianificare una forte azione di protesta contro l’attuazione del Piano Scura, nel prossimo Consiglio regionale mi farò portavoce di questo palese e diffuso malumore, chiedendo al Presidente della Regione Calabria di annullare il provvedimento riorganizzativo del servizio sanitario e pretendendo – conclude il Segretario Questore – che il presidio di Praia a Mare venga riconosciuto come ospedale di zona disagiata, così da poter procedere all’emanazione di un decreto correttivo che ne preveda la riapertura”.



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