Presta? Il ‘vip’ imposto dai potenti del Pd. Nuovo affondo del Pse

Il Pse: “Decisione non unanime presa da chi si ritiene padrone del Partito democratico”
 

COSENZA – Continua a Cosenza lo scontro a distanza tra il Pse e il Pd calabrese. Uno scontro iniziato dopo l’annuncio della candidatura di Lucio Presta a sindaco della città per la coalizione di centrosinistra, imposta dai vertici regionali del partito di Matteo Renzi. Una presa di posizione che ha rotto di fatto l’alleanza con Enzo Paolini e la sua squadra in vista delle amministrative di giugno. Che le due parti, dunque, siano oramai in disaccordo su tutto è ben chiaro, eppure, evidentemente, ciò non basta a interrompere critiche e attacchi sempre più aspri.

Pse: “Decisione del Pd su Presta non unanime”

Il Pse evidenzia l’incoerenza emersa dopo la decisione della candidatura del manager dei vip: “Apprendiamo dalle dichiarazioni di due segretari di circolo, Petrozza e Guzzi – riporta una nota del partito di Paolini – che, contrariamente a quanto sinora dichiarato dal segretario provinciale Pd Guglielmelli, la decisione di imporre la candidatura Presta non era affatto unanime neanche nel Pd, anzi loro, facenti parte della Commissione, non sono stati neanche consultati”.

“Guerini ha qualcosa da dire agli elettori del Pd al di fuori del solito politichese?”

“Dunque – prosegue la nota – riepiloghiamo: la coalizione non era unanime, gli organi del Pd non sono stati neanche consultati. Il segretario provinciale, invitato a pubblicare i documenti dimostrativi delle decisioni adottate a suo dire all’unanimità a larga maggioranza non è stato in grado di farlo. E’ dunque chiaro ciò che è avvenuto: coloro i quali si ritengono i padroni del Pd hanno deciso loro punto e basta. Domanda al vicesegretario Guerini (che oggi sarà a Cosenza per incontrare i vertici del partito e Lucio Presta, ndr): ha qualcosa da dire agli elettori del Pd al di fuori del solito politichese?”.