Area Urbana
Contadini e consumatori sotto attacco, protesta domani a Cosenza
Manifestazione per tutelare il ‘made in Calabria’. Si chiede etichettatura obbligatoria per consentire di riconoscere la provenienza dei prodotti agrolimentari.
COSENZA – Dalle prime luci dell’alba, domani giovedì 5 maggio in Piazza dei Bruzi a Cosenza avrà luogo la mobilitazione regionale della Coldiretti Calabria. Di fronte il municipio sarà allestita una fattoria all’aperto con animali ed il meglio delle produzioni calabresi dove i manifestanti spiegheranno come sono realizzati i prodotti e come riconoscere gli inganni. Al centro della protesta la difesa dei prodotti agroalimentari, sempre di più sotto attacco, che rende indispensabile l’indicazione di origine del prodotto agricolo in etichetta. Una forma di correttezza e trasparenza verso i cittadini-consumatori e la loro salute, a difesa del nostro patrimonio agroalimentare, oltre che di centinaia di posti di lavoro. “Difendiamo la qualità italiana in Europa”, “il formaggio si fa con il latte”, “il falso made in Calabria ci ruba lavoro”, “i trucchi e i trucchetti sull’agroalimentare annullano gli investimenti” questi sono alcuni degli imperativi che stanno a cuore agli agricoltori che, numerosi, saranno presenti a quella che è una battaglia sacrosanta per la dignità del loro lavoro, per rendere maggiormente riconoscibili nel mercato i prodotti di qualità, di cui la nostra agricoltura è particolarmente ricca, e aiutare i consumatori a saper riconoscere dove e come sono realizzati i prodotti. Ciò rappresenta, oltretutto, il valore aggiunto per l’economia e riconosce ai produttori quel giusto margine di guadagno.
In Calabria accade ad esempio che per fare i formaggi siano importati prodotti di dubbia provenienza, semi-lavorati quali cagliate, latte in polvere, caseine e caseinati, utilizzati per produrre “formaggi senza latte”, ma con mere sostanze derivate, traendo in inganno i consumatori. “Gli agricoltori invece – secondo la Coldiretti Calabria che ha lanciato la mobilitazione – vogliono mantenere alta la qualità delle loro produzioni e non essere insidiati dall’italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima dai Paesi più svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che successivamente sono venduti come italiani senza lasciare traccia, attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e insidia il vero Made in Italy, sfruttando con l’inganno l’immagine positiva conquistata nel mondo, come ha dimostrato Expo Milano. Un deciso No, quindi, verso un appiattimento verso il basso. Sì, invece, all’etichettatura e alle distintività territoriali. In piazza, verranno messi in mostra gli “orrori” della contraffazione che senza indicazioni di origine, tarpano le ali alla nostra agricoltura e alla crescita, nonché come contraltare le migliori e genuine produzioni dell’agricoltura calabrese. E’ una battaglia comune che faremo insieme alle Istituzioni alle quali proporremo di sottoscrivere il “Manifesto sull’Etichettatura” elaborato da Coldiretti per la tutela e difesa del Made in Italy nel settore agroalimentare”. Domani il governatore Mario Oliverio che pare abbia assicurato la propria presenza alla mobilitazione firmerà il manifesto.



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