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Omicidio di via Popilia, tre condanne ed una assoluzione in abbreviato

Area Urbana

Omicidio di via Popilia, tre condanne ed una assoluzione in abbreviato

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taranto mignolo

Il ragazzo ritenuto esecutore materiale del delitto continua a dichiararsi innocente. 

 

COSENZA – Il giudice per le udienze preliminari si è espresso ieri in merito alle posizioni dei quattro imputati per l’omicidio di Antonio Taranto. Il ventiseienne era stato freddato a colpi di arma da fuoco il 29 marzo del 2015 in una palazzina di via Popilia, L’esecutore materiale dell’omicidio è stato ritenuto Domenico Mignolo, già ristretto al 41 bis per reati associativi e condannato ieri a diciotto anni di reclusione nonostante abbia più volte sostenuto la propria innocenza. Pene più leggere per i due ragazzi Riccardo Altomare e Leonardo Bevilacqua i quali dovranno scontare un anno e sei mesi di detenzione per favoreggiamento accusa mossa anche nei confronti di Maria Luisa Occhiuzzi (compagna di Bevilacqua) che è stata invece assolta perchè il fatto non sussiste. Le richieste di condanna del pm corrispondevano a trenta anni di pena per Mignolo, dieci mesi per Occhiuzzi ed un anno e quattro mesi per Altomare e Bevilacqua.

 

Il delitto fu consumato all’alba dopo una notte trascorsa in una discoteca a Rende ed un litigio tra Mignolo e Bevilacqua al quale Taranto pare fosse estraneo. Il ragazzo pare fosse colpevole solo di essere rientrato nel quartiere con il suo vicino di casa, Bevilacqua e colpito alle spalle sarebbe spirato dopo pochi istanti nell’atrio del palazzo proprio davanti la porta di quest’ultimo. Rientrato in casa il ventottenne (che era stato da poco scarcerato) in preda all’ira per non aver ricevuto mentre era in carcere lo ‘stipendio’ dal clan Rango – Abbruzzese per il quale ‘lavorava’, avrebbe sparato a caso colpendo Taranto confondendolo con Bevilacqua. La difesa di Mignolo ha già comunicato che ricorrerà in appallo in quanto ritiene vi siano diversi elementi che scagionerebbero il ragazzo giudicato dal gup Alfredo Cosenza come l’autore dell’omicidio. i quattro imputati hanno tutti scelto di essere giudicati con rito abbreviato.

 

In foto da destra Antonio Taranto e Domenico Mignolo

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